Vini, la tendenza 2024 dice “rosati”

Giampiero Castellotti
29/01/2024
Tempo di lettura: 3 minuti
Vigna

C’era un tempo in cui, non molti anni fa, una triste oscurità avvolgeva i colori. Ossia: non vi era una classificazione condivisa universalmente che fissasse le tonalità delle varie tinte, cosicché ad esempio il “rosso” degli uni non corrispondeva necessariamente a quello degli altri, creando una confusione tale da far scaturire invidia (nera) per i daltonici.

Poi, è arrivato – ad essere precisi, nel 1963 – il sistema Pantone, prende il nome dall’omonimo istituto del New Jersey, negli Stati Uniti, che dagli anni Cinquanta ha iniziato a definire con precisione la palette poi divenuta norma internazionale per quanto riguarda la grafica. Ogni anno, a partire dal 2000, il Pantone Color Institute dichiara anche un particolare colore all’anno, proclamato quindi Color of the Year.

Per il 2024 appena iniziato, la scelta è ricaduta sul Peach Fuzz (“peluria di pesca”, la traduzione non è premiante), una nuance delicata e calda, che ricorda la pesca appena raccolta e, appunto, la sua morbida peluria. Trasmette armonia e gentilezza, in un mondo che ne ha sempre più bisogno.

Nel settore vitivinicolo fanno notare che questa scelta conferma – e in un certo senso anticipa – il trend dei vini. Perché il rosato è di moda.

C’è un’azienda che sta puntando molto proprio sui vini rosati, dal colore volutamente scarico ma dal ricco spettro aromatico. Fondata ad Ortona, in Abruzzo, nel 1994 da un gruppo di imprenditori del vino guidati dall’attuale ceo Valentino Sciotti e dall’enologo Filippo Baccalaro, Fantini Group riunisce 12 grandi realtà enologiche del Sud e Centro Italia, con un modello di business di successo; produce e distribuisce vini di alta qualità ed esporta in tutto il mondo attraverso una ramificata rete di importatori e distributori (oltre 24 milioni di bottiglie). L’azienda genera la gran parte dei ricavi al di fuori dell’Italia: i suoi principali mercati sono la Germania, la Svizzera, il Canada, l’Olanda, il Belgio e il Giappone. Il suo fatturato è cresciuto dai 79 milioni del 2019, agli 82 milioni nel 2020 e ha raggiunto i 90 milioni del 2021, nonostante le difficoltà del canale Horeca. Il 2022 è stato chiuso a 93 milioni di fatturato.

Nel 2020 Fantini Group è stato acquisito da Platinum Equity.

Fantini da anni lavora non solo sulla qualità delle proprie produzioni, certificata dal successo internazionale e da innumerevoli premi. Ma cura nel dettaglio anche il lato estetico, il che significa ovviamente etichette e bottiglie elegantissime, molto spesso sorprendenti, che racchiudono vini ottimi da sorseggiare e belli da vedere fin dalle tinte. L’esempio più apprezzato è proprio quello dei rosé.

Giampiero Castellotti