Vini Albino Armani: positivo il confronto con i mercati internazionali

Giampiero Castellotti
11/03/2024
Tempo di lettura: 2 minuti
Albino Armani Viticoltori Dal 1607 A Prowein 2024 Il Confronto Con I Mercati Internazionali Resta Positivo

Si torna a Düsseldorf. L’azienda Albino Armani viticoltori dal 1607 è pronta a incontrare operatori e stampa di settore a ProWein, lo storico salone internazionale del vino che riapre i battenti domenica 10 marzo per una tre giorni all’insegna di operazioni commerciali, incontri con i partner – potenziali o di vecchia data – e creazioni di nuove sinergie.

Quello tedesco per Albino Armani è un mercato ormai consolidato, grazie alla collaborazione di importatori storici – quale Raffaele Giordano (www.weine-giordano.de) – e più recenti come Brogsitter (www.brogsitter.de), operanti in specifiche aree geografiche del Paese al fine di garantire una distribuzione coerente e sempre più strategica. Campioni di vendite e testimoni di alto gradimento tra i consumatori d’Oltralpe restano i bianchi che l’azienda produce ai piedi dell’arco alpino, che oggi occupano la fetta più grande di vino a marchio Albino Armani importato e consumato in Germania.

Parliamo di Pinot Grigio – sempre capolista – Gewürztraminer, Chardonnay, Sauvignon Blanc, tutti veicolo di uno stile unico ed inconfondibile legato ai territori di montagna e oggi ricercato a livello internazionale per freschezza, sapidità, versatilità e moderata gradazione alcolica; buone performance anche per il Lugana DOC, successo che la denominazione deve alla relazione ormai storica tra il turismo enologico e il Lago di Garda.

Figli del Nordest italiano, che a tutti gli effetti ha portato l’eleganza dei bianchi italiani nel mondo, questi vini sono veicolo di tradizione e qualità, attributi fortemente richiesti dal consumatore tedesco che dal prodotto enologico si aspetta anche grande attenzione alla sostenibilità: tutti i vigneti di proprietà, infatti, sono certificati SQNPI – Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata. Ma qualità e attenzione all’ambiente non sono le uniche chiavi del successo di Albino Armani. Anche in un momento non facile per il settore a livello internazionale, l’azienda mantiene più o meno stabili le quote in Germania ed altri mercati esteri grazie ad una strategia vincente di differenziazione ed inserimento di nuovi marchi (ma anche di nuovi vitigni) a garanzia sia di valide alternative di posizionamento e di offerta nei momenti di difficoltà sia, conseguentemente, di un ottimo rapporto qualità-prezzo. Il tutto accompagnato da una comunicazione strutturata e costante, sempre affidata a partner locali esperti e di fiducia che sanno interpretare la domanda nel paese di riferimento e proporre novità al momento giusto e in base alle esigenze.

Giampiero Castellotti