Valorizzare i rapporti umani in azienda: l’aiuto della tecnologia

Giovanni Castellotti
08/06/2023
Tempo di lettura: 5 minuti
Foto Leo Pillon Lr
Leo Pillon

Combattere il senso di isolamento sociale, stabilire confini chiari tra vita personale e professionale e contrastare tutti gli effetti negativi dello smartworking. Nasce con questo obiettivo Workie-Talkie, l’app mobile ideata dal team Tateam che si è aggiudicata il primo posto e ha vinto la prima edizione del Bitrock Smart Hackathon, l’evento lanciato dalla consulting company 100% Made in Italy in partnership con la sister company ProActivity, anch’essa appartenente al Gruppo Fortitude.

L’innovativo Hackathon è nato per valorizzare le relazioni umane anche da remoto e in un ambiente virtuale, attraverso nuove soluzioni tecnologiche che stimolino la socialità in un ambiente di lavoro. Workie-Talkie risponde appieno a tutti questi criteri. La soluzione offre, infatti, 5 diverse sezioni con diverse funzionalità che promuovono e premiano comportamenti positivi. Più nello specifico, propone pause con colleghi disponibili in quel momento, consente di creare stanze tematiche per conversazioni tramite chat vocale e guadagnare punti interagendo e ricevendo reazioni. È possibile, inoltre, richiedere e offrire aiuto in caso di particolare difficoltà. Infine, l’app offre consigli sulla gestione dello spazio di lavoro e della concentrazione e propone una serie di sessioni di esercizi fisici o di meditazione della durata totale di 5 minuti da effettuare una volta all’ora lontano dai videoterminali in alternativa o in congiunzione alle pause nelle break rooms, tutelando così anche la salute fisica. I punti accumulati durante le varie attività permettono poi di accedere a servizi extra, con sconti per gli acquisti di gruppo con altri colleghi su attività da fare assieme.

“Sono davvero entusiasta per la grande partecipazione alla nostra iniziativa! – dichiara Leo Pillon, CEO di Bitrock – Vuol dire che quello dei rapporti sociali sul posto di lavoro è effettivamente un tema molto sentito, in particolare dai giovani che sono alla ricerca costante di un ambiente professionale di qualità, non solo dal punto di vista professionale ma anche umano. I tre progetti sul podio, così come anche quelli di tutti gli altri team iscritti all’Hackathon, sono davvero molto interessanti. Sono sicuro che potranno essere molto utili a tutte quelle aziende consapevoli di quanto sia importante stimolare la collaborazione e la creatività sul posto di lavoro”.

Il resto del podio

Oltre a Workie-Talkie, salgono rispettivamente sul secondo e sul terzo gradino del podio i progetti Meetrock e Social Buddy Boat. Meetrock, ideato dal team JM, nasce con l’obiettivo di creare eventi, anche fuori dal contesto lavorativo, a cui ogni dipendente potrà prendere parte. Ma non è finita qui: se gli eventi non dovessero soddisfare le aspettative di tutti, se ne potranno creare altri che l’app suggerirà grazie all’utilizzo di tecnologie di machine learning e AI. Salvaguardando ogni tipo di dato sensibile, saranno analizzati gli interessi del creatore dell’evento e dei possibili partecipanti e, dopo aver incrociato le informazioni con quelle relative agli altri eventi in città e nel calendario aziendale, la macchina farà la sua proposta. Se anche in questo caso la proposta dovesse risultare di scarso gradimento ognuno potrà dare indicazioni più precise per organizzare una gita al parco, una partita di calcio o una cena tutti insieme. Molto interessante anche la funzionalità pensata per i dipartimenti HR che, grazie a un’interfaccia specifica potranno organizzare eventi formativi e di team building, con tecniche di gamification e un sistema di reward (gadget aziendali) per gli utenti più attivi. Al terzo posto si posiziona un’altra app, Social Buddy Boat, sviluppata dal team 42 Monkeys. Questa soluzione non fa altro che sfruttare l’intelligenza artificiale per genera frasi motivazionali e coinvolgere i colleghi a svolgere attività insieme, come una semplice pausa caffè, una passeggiata o un pranzo in compagnia. Le interazioni vengono analizzate per permettere al sistema di dare dei feedback precisi, per cui chi parteciperà di meno sarà spinto in maniera più decisa a interagire o, ancor meglio, a proporre nuove attività da fare insieme ai colleghi. L’obiettivo finale è quello di far interagire autonomamente le persone in smart-working ricorrendo sempre meno al supporto del bot. Nell’idea del team di sviluppatori l’app potrà, in futuro, coinvolgere anche persone in fusi orari diversi, mentre negli uffici si potranno installare tablet o schermi dedicati nei luoghi con più frequenti interazioni per relazionarsi più facilmente anche con chi sta lavorando in remoto.

L’Hackathon

Tutti i partecipanti sono stati suddivisi in gruppi da 2 a 5 persone, formando un totale di 17 squadre. Ogni team, potendo lavorare interamente da remoto, ha avuto 6 giorni di tempo per creare una soluzione innovativa ed efficace, in forma di app o di piattaforma. Al termine degli Hacking Days una giuria composta da professionisti del mondo del business e della tecnologia, interni ed esterni all’azienda, ha giudicato i progetti proposti dividendo il montepremi di 10.000 euro tra i primi tre classificati. Al team primo classificato è stato assegnato un premio di 5.000 euro, al secondo e al terzo sono andati, rispettivamente, 3.000 e 2.000 euro. La proclamazione dei vincitori è avvenuta ieri, 6 giugno, durante un evento organizzato presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

La giuria

La giuria che ha valutato i progetti e decretato i vincitori è composta da 4 membri interni al Gruppo Fortitude e 3 esperti esterni:

  • Michela Bianchi, Chief of People & Sustainability Officer di Moneyfarm;
  • Paolo Zilioli, Director IT Eyecare Systems di Luxottica;
  • Federico Cella, giornalista del Corriere della Sera;
  • Alessandro Peretti, Client Service Director di ProActivity;
  • Antonio Barbuzzi, Head of Data AI & ML Engineering di Bitrock;
  • Franco Geraci, Head of Engineering di Bitrock;
  • Stefano Bruno, Head of UI/UX and FE Engineering di Bitrock.
Giovanni Castellotti