Gli imprenditori italiani sono sempre più anziani, è quanto emerge dallo studio di Unioncamere e InfoCamere.
Negli ultimi dieci anni, tra le persone che ricoprono una carica all’interno delle aziende italiane, come titolari, amministratori o soci, la presenza di over 70 è aumentata del 24,8 per cento. Di contro i giovani tra i 18 e i 29 anni che ricoprono le suddette cariche sono diminuiti del 25,2 per cento.
Ha subito un calo anche la fascia tra i 30 e i 49 anni, che ha registrato un meno 28 per cento rispetto al 2014, mentre quella tra i 50 e i 69 anni è aumentata del 15,3 per cento.
Se la presenza di over 70 è aumentata in tutti i settori con incrementi quasi sempre a due cifre, con la crescita maggiore per quanto riguarda Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese, Istruzione e Sanità, quella giovanile è in discesa in tutti i settori. Nella fascia tra i 18 e i 19 anni fanno eccezione solo i settori dell’Agricoltura (+12,8 per cento), delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+27,7 per cento) e, in misura più modesta, nell’Istruzione (+6 per cento) e nelle Attività finanziarie ed assicurative (+3,3 per cento). Il crollo dei 30-49enni, invece, è deciso in tutti i comparti.
“Il sistema imprenditoriale italiano segue la dinamica demografica e le imprese di giovani diminuiscono mentre aumentano quelle guidate da imprenditori più anziani”, ha commentato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete.
“Io credo che dobbiamo rendere più semplice ed appetibile la creazione di una impresa, soprattutto riducendo la burocrazia che spesso impone obblighi non del tutto giustificati”, ha aggiunto, sottolineando la necessità di “semplificare tutte quelle procedure che ancora oggi frenano il fare impresa in Italia e che sono vissute come un fardello troppo pesante soprattutto dai più giovani che vogliono mettersi in proprio: ben 7 imprese under 35 su 10 vedono nella burocrazia l’ostacolo maggiore all’utilizzo delle risorse del Pnrr”.
Agenzia Adnkronos | 29/04/2024
