Ue, Pac: ok alla revisione a sostegno degli agricoltori

Vanessa Pompili
29/03/2024
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“Con il via libera a Bruxelles del Comitato speciale agricoltura, compiamo un ulteriore passo verso la revisione e la semplificazione della Pac. […] Andiamo avanti con la revisione della Politica agricola comune, fortemente voluta dal nostro governo, e che permetterà all’Europa di avere un’agricoltura più giusta e più rispettosa del ruolo dell’agricoltore. Riduciamo gli oneri amministrativi e burocratici, consentiamo maggiore flessibilità nel rispetto dei vincoli ambientali e tuteliamo il diritto di ogni cittadino di avere cibo sano, prodotto nei nostri territori e non importato da nazioni che non rispettano i nostri stessi diritti”. Questo il commento del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida in seguito all’approvazione, a opera del Comitato speciale Agricoltura, della revisione mirata di alcuni punti della Politica agricola comune (Pac), proposta dalla Commissione europea in risposta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori.

Le modifiche introdotte mirano a realizzare una semplificazione, a ridurre gli oneri amministrativi e a garantire maggiore flessibilità nel rispettare alcuni vincoli ambientali.

Approvata così la revisione delle norme sulle buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa) proposte dalla Commissione europea.

Le Bcaa sono un insieme di nove norme a tutela dell’ambiente e del clima che si applicano agli agricoltori che beneficiano di sostegno nell’ambito della Pac. Tali norme sono spesso chiamate condizionalità, visto il nesso tra il rispetto dei relativi requisiti e il sostegno fornito agli agricoltori.

Una delle principali modifiche è l’introduzione di una disposizione generale che consente agli Stati membri di concedere deroghe temporanee e mirate a taluni requisiti di condizionalità in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarli. Una volta l’anno gli Stati membri dovranno informare la Commissione in merito a tali deroghe.

Sono inoltre introdotte specifiche esenzioni da talune norme Bcaa, ossia:

  • per la Bcaa 6 sulla copertura dei suoli in periodi sensibili: gli Stati membri disporranno di maggiore flessibilità per decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, in funzione delle specificità nazionali e regionali
  • per la Bcaa 7 sulla rotazione delle colture: la pratica principale continuerà a essere la rotazione delle colture, ma gli Stati membri potranno ricorrere in alternativa alla diversificazione delle colture; si tratta di una pratica meno onerosa per gli agricoltori, specie in zone soggette a siccità o a forti precipitazioni
  • per la Bcaa 8: gli agricoltori avranno semplicemente l’obbligo di mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e saranno d’ora in poi incoraggiati, su base volontaria, a mantenere terreni a riposo o a creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio attraverso regimi ecologici

La revisione approvata inoltre esenta le piccole aziende agricole di meno di 10 ettari da controlli e sanzioni connessi al rispetto dei requisiti di condizionalità nell’ambito della Pac.

Dato che ciò riguarda il 65% dei beneficiari della Pac, ma solo il 10% circa dei terreni agricoli, la riduzione degli oneri amministrativi connessi ai controlli sarà considerevole sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali, e al contempo saranno mantenuti gli obiettivi ambientali.

In linea con le precedenti richieste degli Stati membri, la revisione garantirà che i paesi dell’UE possano ora modificare i propri piani strategici della Pac due volte l’anno su base permanente, invece di una volta sola come ora. In questo modo gli Stati membri disporranno di una maggiore flessibilità per affrontare condizioni in evoluzione. Inoltre sarà ancora possibile presentare tre richieste aggiuntive di modifica nel corso dell’intero periodo di programmazione.

La commissione per l’agricoltura del Parlamento europeo ha deciso di ricorrere alla procedura d’urgenza per questa proposta. Si prevede che il Parlamento adotti la sua posizione in prima lettura in occasione della plenaria del 22-25 aprile 2024.

Il regolamento dovrà quindi essere formalmente adottato dal Consiglio, firmato dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo e pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Se tutto procede come previsto, il regolamento entrerà in vigore entro fine primavera.

Vanessa Pompili