Trentodoc: lo spumante metodo classico che nasce dalla montagna

Vanessa Pompili
08/09/2023
Tempo di lettura: 3 minuti
Spumante

Per il secondo anno consecutivo saranno le bollicine di montagna le uniche protagoniste del Trentodoc Festival, in scena dal 22 al 24 settembre 2023 nel capoluogo della regione del Trentino Alto-Adige.

La kermesse, promossa dalla Provincia autonoma di Trento e organizzata da Istituto Trento Doc e Trentino Marketing, in collaborazione con il Corriere della Sera, rappresenta un’occasione per scoprire e promuovere uno dei fiori all’occhiello del territorio, lo spumante prodotto con metodo classico, Trentodoc, regolamentato dal disciplinare di produzione.

Il metodo classico, che consiste nell’indurre la rifermentazione dei vini in bottiglia attraverso l’introduzione di zuccheri e lieviti selezionati, è sempre più apprezzato, tra i palati più raffinati e anche tra chi si avvicina agli spumanti per la prima volta.

Il Festival consentirà di brindare con le bollicine di montagna, rafforzando la proposta di enoturismo e delle altre tipicità agroalimentari trentine, con tre giorni dedicati alle degustazioni guidate, show cooking, dibattiti, feste, grandi enologi, esperti e personaggi del mondo del vino, del cibo e dello spettacolo come Diodato, la Gialappa’s Band, Frank Matano, Giorgio Pasotti e Caterina Guzzanti.

Saranno comunque le 57 cantine e case spumantistiche le vere protagoniste della manifestazione che e accoglieranno gli ospiti con visite nei vigneti, laboratori didattici, aperitivi, cene a tema e serate musicali. Cuore pulsante del Festival è la città di Trento, con i suoi cortili, i parchi e i palazzi storici (in testa l’enoteca provinciale di Palazzo Roccabruna) ma non mancheranno gli itinerari alla scoperta dei territori di produzione e delle sue bellezze, grazie alla collaborazione delle aziende di promozione turistica del territorio e della Strada del vino e dei sapori. E ancora: bar, ristoranti ed enoteche animeranno il lungo weekend proponendo eventi, degustazioni e menù abbinati a Trentodoc, prodotto in bianco o rosato nelle versioni Senza Annata (almeno 15 mesi di permanenza sui lieviti), Millesimato (almeno 24 mesi di permanenza sui lieviti), Riserva (almeno 36 mesi di permanenza sui lieviti).

“Almeno” recita il disciplinare. Realmente tutti gli associati mantengono i loro spumanti sui lieviti molto di più: una lunga permanenza sui lieviti è sinonimo di qualità per delle bollicine prodotte con il metodo classico.

La superficie vitata trentina conta più di 10.000 ettari (il 2 per cento in Italia) con una percentuale di uva base spumante dell’11 per cento e oltre 12 milioni bottiglie vendute nel 2021. La peculiarità dei terreni e del clima regalano al Trentino una grande unicità: l’essere un luogo particolarmente vocato alla produzione di metodo classico.

Per Trentodoc infatti l’altitudine e la montagna sono una grande risorsa. Lo spumante nasce da vigneti situati ad un’altitudine fra i 200 e gli 800 m.s.l.m., in un ambiente con climi caratterizzati da forti escursioni termiche giornaliere in grado di conferire alle uve complessità aromatica, eleganza e freschezza. In più, le condizioni di drenaggio e aerazione del suolo trentino, ricco di calcare e di un’elevata componente silicea, si traducono in vere e proprie sfumature di gusto.  

Anche l’ampia varietà climatica del Trentino contribuisce, insieme ad altre caratteristiche territoriali, a definire il “carattere Trentodoc”.  Da un lato il freddo proveniente dalle Dolomiti e la temperatura mite del lago di Garda forgiano un territorio dalle caratteristiche distintive, dall’altro le escursioni termiche tipiche del Trentino apportano all’uva nei vigneti acidità e complessità aromatica.

Vanessa Pompili