Torino, si è parlato di economia e sostenibilità

Giampiero Castellotti
15/04/2024
Tempo di lettura: 9 minuti
Mario Burrascano E Nunzia Giunta Di Uomo E Ambiente Low
Mario Burrascano e Nunzia Giunta

Si è svolto presso l’Environment Park di Torino, il parco tecnologico da oltre 20 anni tra i luoghi simbolo della città per i temi legati all’ambiente e alla sostenibilità, l’incontro dal titoloDa 20 anni in viaggio”, organizzato da Uomo e Ambiente società benefit. Le parole “Progresso sostenibile”, che affiancano il logo aziendale sin dalla fondazione dell’azienda, testimoniano la visione lungimirante di un approccio al fare impresa che nel 2004 era impensabile e oggi alimenta il dibattito quotidiano. Da allora, Uomo e Ambiente opera come un sistema integrato e multidisciplinare di competenze che affianca aziende e organizzazioni pubbliche e private divulgando equità sociale e rispetto della natura, impatto positivo sull’ambiente e sulle persone, aiutandole in una crescita economica parallela a quella etica.

In occasione dei 20 anni di attività, i fondatori Nunzia Giunta e Mario Burrascano hanno organizzato un incontro di dialogo e scambio di competenze ed esperienze, che mira a ispirare e muovere all’azione altri soggetti della società civile, diventando dei veri market mover. Il tema del viaggio è servito da metafora per interpretare ogni punto di arrivo come un nuovo punto di partenza, perché soprattutto quando si parla di temi complessi come la sostenibilità non si è mai davvero arrivati.

Uomo e Ambiente, che è anche una delle 22 aziende piemontesi e 266 italiane ad oggi certificate B Corp, oltre a presentare i risultati dell’impatto della propria attività attraverso il bilancio di sostenibilità, ha riunito a Torino esperti di economia, gestione aziendale e sostenibilità per individuare nuove mete da raggiungere e scoprire insieme nuovi e sempre più completi e concreti approcci alla sostenibilità, affinché questa possa sempre più affermarsi come un naturale istinto all’azione.

Nei saluti istituzionali, Chiara Foglietta, assessora della città di Torino alla transizione ecologica e digitale, innovazione, mobilità e trasporti, ha sottolineato come la cittadinanza di Torino, dove è in atto un profondo cambiamento, non sia pronta e ne abbia ancora paura. Responsabilità, questa, della classe politica, che non è ancora riuscita a far capire che sostenibilità non è una parola che permette di ottenere una medaglia, ma una necessità per il bene di tutti, cittadini, imprese, enti, e che solo con un impegno condiviso si potrà realizzare.

L’introduzione ai lavori è stata affidata a Luigi Di Marco, coordinatore per l’Italia dell’ASviS Associazione per lo Sviluppo Sostenibile, che ha ripercorso le principali tappe verso i goal dell’agenda Onu 2030, le normative europee e gli obiettivi da soddisfare per le amministrazioni pubbliche, le aziende private e i cittadini tutti, e come agire nel pratico della quotidianità per raggiungerli. La parola cambiamento è tornata a più riprese: il cambiamento è in atto e ci impone di fare delle scelte, se non vogliamo esserne vittime. Anche se non vogliamo, i cambiamenti avvengono, quello tecnologico, climatico, la pandemia, la guerra… Possiamo scegliere di essere agenti del cambiamento che vogliamo. “Il futuro che vogliamo” non a caso era il motto della dichiarazione Onu Rio +20 del 2012. Rispetto agli obiettivi da raggiungere, la corsa non è solo contro il tempo, ma anche contro i rischi già esistenti e sempre più preoccupanti di disinformation e misinformation,

Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario, da 35 anni in prima linea per sostenere le donne e favorire una cultura di parità e partecipazione, ha inviato un contributo video di saluto all’assemblea riunita da Uomo e Ambiente, che nel 2023 ha ricevuto il Premio Women Value Company – Intesa San Paolo attribuito a Nunzia Giunta per l’impegno profuso sul campo verso l’inclusione e la parità, nella sua azienda e nelle aziende clienti.

A distanza è giunto anche il saluto di Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica dell’Università di Roma Tor Vergata, che ha sottolineato la stretta connessione tra responsabilità sociale e crescita economica, etica e sviluppo sostenibile, temi al centro delle sue numerose pubblicazioni.

L’avvocato Federico Riganti, ricercatore del Dipartimento di Management della Facoltà di Economia dell’Università di Torino, è intervenuto sul legame tra sostenibilità e mondo della finanza. Realizzare la sostenibilità è complesso e costoso, da diversi punti di vista, e il ruolo della finanza e degli investimenti privati diventa centrale per poterla realizzare. La svolta sta nel vedere il mondo della finanza come un alleato. Dal punto di vista delle imprese, il rispetto dei criteri ESG è sempre più connesso all’ottenimento di un rating finanziario migliore, quindi la sostenibilità diventa anche strumento di competitività.

Questi e altri esperti di tematiche connesse ai diversi ambiti della sostenibilità, si sono poi confrontati nella tavola rotonda “Come creare valore nelle organizzazioni attraverso la sostenibilità”, moderata dalla giornalista Maria Chiara Voci. La comunicazione è emersa come fattore centrale.

Dai criteri ESG ai criteri ESG + C: “perché secondo noi – ha spiegato Mario Burrascano di Uomo e Ambiente – anche la comunicazione, che sia quella aziendale o l’informazione divulgata dai media, ha un ruolo cruciale nel percorso verso la sostenibilità”. Come cambiare la narrazione della sostenibilità per renderla meno noiosa? Come far innamorare tutti della sostenibilità?

Luigi Di Marco di ASviS ha sottolineato l’importanza prima di incarnarla in sé stessi, di esserne a tal modo appassionati da riuscire a comunicarla con la medesima convinzione e passione, per renderla contagiosa. Chi ha le competenze ha anche responsabilità della comunicazione delle stesse.

Il giornalista Pietro Saccò, responsabile della redazione Economia del quotidiano Avvenire, ha portato l’esperienza de “L’Economia Civile”, inserto cartaceo interamente dedicato a racconti di economia civile, evoluzione del Terzo settore, finanza ESG e tecnologia a impatto sociale, in edicola adesso con il suo 63° numero. Anche il giornalismo ha un impatto: le notizie hanno il potere di generare un impatto positivo sulla società e la responsabilità di contrastare la mole di fake news divulgate in rete anche sui temi della sostenibilità, dalle politiche ESG ai cambiamenti climatici alle tecnologie green. Nella comunicazione della sostenibilità, la trasparenza è fondamentale. Questo, per le aziende significa essere disponibili ad ammettere anche i propri limiti, insieme a ciò che si sta facendo per riuscire a superarli.

Franco Fassio, docente di cultura del design all’Unisg di Pollenzo, oltre a spiegare l’importanza di un approccio sistemico al food design, ha sottolineato l’importanza della formazione delle giovani generazioni verso un futuro sostenibile e quanto sia importante già oggi che le aziende inseriscano nel loro organico giovani che già possiedono una alta formazione su questi temi, affinché aiutino le organizzazioni a compiere davvero un cambio di approccio alla produzione.

Dalle performance economiche alla cura del patrimonio umano insito nelle comunità di persone che costituiscono le aziende, con Veruska Gennari, co-fondatrice insieme a Daniela di Ciaccio di 2bHappy, culture company che promuove un approccio scientifico alla felicità. “La felicità è una competenza e come tale può essere allenata per portare un modello nuovo di cultura aziendale, basato sull’organizzazione positiva, perché il benessere dell’azienda non può prescindere da quello della persona e viceversa – spiega l’imprenditrice Nunzia Giunta, tra i primi in Italia a completare il percorso di formazione con 2bHappy, che consente di acquisire il titolo di Chief Happiness Officer.

Sergio Bava, direttore commerciale imprese di Intesa San Paolo, ha spiegato come ormai i fattori ESG (environment, social, governance) siano imprescindibili per ottenere un rating finanziario positivo e come le aziende debbano attrezzarsi per gestire al meglio questi aspetti, con funzioni e figure manageriali dedicate.

Marella Caramazza, direttore generale Istud Business School e Board Member del Cottino Social Impact Campus, ha portato l’esperienza del primo luogo europeo interamente dedicato alla cultura dell’impatto sociale come contenuto trasformativo del nostro sapere e saper fare, come individui e come organizzazioni.

I concetti di “tempo” e “futuro” sono fondamentali nella gestione delle tematiche di sostenibilità, per questo l’incontro si è concluso con l’intervento di Alberto Robiati, esperto di innovazione e specializzato in Futures & Foresight Studies, ambiti di studio che offrono strumenti per una considerazione sistematica dei diversi futuri possibili. Uno dei pilastri di questo approccio è infatti che il futuro è indiscutibilmente multiplo e, soprattutto, non è ancora accaduto nel momento in cui viene studiato. Per questo, i futuri possono essere influenzati dalle azioni che compiamo nel presente. Per realizzare un futuro che sia frutto di consapevolezza, scelte e azioni programmate, diventa dunque fondamentale promuovere dibattiti, identificare le tendenze, cogliere i cambiamenti dei contesti e delle comunità, individuare opportunità ed emergenze. Robiati ha presentato al pubblico i risultati emersi dal seminario di due giorni “Immaginare i futuri per scegliere il futuro” – Disegniamo insieme la sostenibilità”, organizzato lo scorso ottobre da Uomo e Ambiente presso il Romantic Hotel Furno a San Francesco al Campo. Il workshop ha riunito oltre 40 persone tra collaboratori, clienti, partner e stakeholder, guidati da Robiati in un week end di esercizi pratici finalizzati a sviluppare competenze strategiche, di visione e pensiero laterale in tutte le persone coinvolte nel percorso verso la sostenibilità.

“Guida con l’esempio – spiegano Nunzia Giunta e Mario Burrascano, partner nel lavoro e nella vita – è il nostro motto. Prima di proporre ai nostri clienti percorsi concreti verso le certificazioni e obbiettivi di sostenibilità, noi stessi li percorriamo per primi, con i nostri collaboratori. Ad oggi, i risultati ci confortano. I nostri numeri continuano a crescere: il tasso di crescita dei ricavi è costante, in aumento medio del 25%, così come la comunità del nostro staff, composto oggi da 22 persone.”

Numerose le certificazioni conseguite negli anni, non solo a riprova delle competenze tecniche, ma anche e soprattutto dei valori che caratterizzano l’ambiente di lavoro. Uomo e Ambiente Società Benefit e B Corp ha ottenuto nel 2021 la medaglia d’oro EcoVadis, con un rating ESG che la colloca nel 5% delle migliori organizzazioni valutate a livello mondiale. Successivamente, nel gennaio 2023, a fronte di un’ulteriore analisi prestazionale, ha visto riconosciute le sue performance con la medaglia di Platino, grazie a un rating ESG che posiziona l’azienda in una ristretta élite del 1% delle imprese valutate a livello mondiale. Nel 2022, oltre ad aver conseguito la certificazione per la Diversity & Inclusion, Uomo e Ambiente è stata una delle prime 10 aziende in Italia a ottenere la certificazione per la Parità di Genere. Nello stesso anno ha aderito al programma UN Global Compact, iniziativa volontaria basata sull’impegno dei CEO di attuare principi di sostenibilità universale e di intraprendere partenariati a sostegno degli obiettivi delle Nazioni Unite.

L’incontro “Da 20 anni in viaggio” è stato organizzato secondo le linee guida della norma ISO 20121:12 per la gestione sostenibile degli eventi.

Giampiero Castellotti