Santa Casa di Loreto: ponte culturale tra Oriente e Occidente

Giampiero Castellotti
19/03/2024
Tempo di lettura: 3 minuti
Marino

Presentato a Villa Bonaparte, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, il volume “La Via degli Angeli. La traslazione delle Pietre della Santa Casa” di Fernando Frezzotti (Ed. Il Lavoro Editoriale) che ricostruisce nel dettaglio in un arco temporale di oltre 21 anni la traslazione della Santa Casa di Nazareth, salvata dalla Terrasanta individuando il ruolo avuto dagli Angelo-Comneno di Tessaglia ed Epiro, da due fra i più noti Grandi Maestri templari e da due Papi Gregorio X e Celestino V, il Papa del gran rifiuto.Una ricostruzione che si affianca alla storia religiosa sin qui tramandata senza contrapporvisi ma, anzi, confermando ed avvalorando l’autenticità della reliquia, luogo privilegiato per il culto alla Vergine Maria,

Portando i suoi saluti di benvenuto, l’Ambasciatrice di Francia presso la Santa Sede, Florence Mangin, ha ricordato gli stretti legami che uniscono la Francia al Santuario e a Loreto.

Per Alessio Ferrari Angelo-Comneno di Tessaglia, principe e discendente diretto dei Despoti di Epiro e Tessaglia, Presidente dell’Accademia Angelico Costantiniana di lettere arti e scienze – Angelo-Comneno A-P “la ricostruzione storica della Traslazione della Santa Casa ad opera di Fernando Frezzotti è la definitiva conferma di quella che si sarebbe potuta definire una consolidata consapevolezza. Indubbiamente ci era pervenuta da chi ci ha preceduto, ma nessuno di noi sapeva più chi, quando, dove, perché ed in che modo. La Santa Casa di Loreto si riappropria finalmente del suo vero ruolo, quello che, sin qui, le è sempre mancato, ossia di ponte culturale tra Oriente e Occidente e quello, ancor più profondo e spirituale, del più alto testimone della Chiesa indivisa”.

 “A questo ruolo – ha detto ancora – la mia famiglia contribuì decisivamente nel XIII secolo attraverso le variegate vicende che hanno accompagnato la Traslazione tra la Tessaglia e l’Epiro per undici anni, per poi giungere definitivamente a Loreto accompagnata da Bartolomeo, fondatore di quel ramo della famiglia della “Marca Anconitana” da cui provengo.

“La “Via degli Angeli” – ha sottolineato da parte sua Frezzotti – è un’indagine storico-geopolitica dell’operazione che ha consentito il salvataggio della Santa Casa da Nazareth, ma anche del suo, non programmato, arrivo a Loreto. L’analisi, se da un lato ha confermato l’autenticità della reliquia, ponendo così fine alla cosiddetta “questione lauretana”, dall’altro, mettendo capillarmente in evidenza committenza, governo, esecuzione, custodia, relativi contesti storici, itinerari e soste, ha consentito di individuare i veri protagonisti nei loro rispettivi ruoli, consentendo, a proposito del ruolo avuto da Celestino V, una completa riformulazione del giudizio storico sul suo vissuto e sul suo pontificato. L’indagine, nella sua ultima fase, ha riguardato anche gli aspetti iconografici della Traslazione, con numerose e sorprendenti conferme del quadro storico emerso, riscontrate persino nel ciclo di affreschi all’interno della Santa Casa.” 

Per Ilaria Pagani, Vicedirettore di ‘Studi sull’Oriente Cristiano’, “la rivista diretta da Gaetano Passarelli è stata il primo punto di riferimento scientifico per questo lavoro di ricerca. I primi risultati degli studi di Frezzotti sulla vicenda storica della Santa Casa di Loreto sono stati infatti pubblicati a partire dal 2018 con un supplemento dedicato all’argomento; in seguito, abbiamo ospitato altri articoli dell’autore nel 2020 e nel 2022 seguendo lo sviluppo degli studi che hanno portato alla pubblicazione del volume che presentiamo oggi”. 

Giampiero Castellotti