Porto Viro (Rovigo) comune amico delle api

Leonardo Mamone
07/08/2023
Tempo di lettura: 2 minuti
Api

A fronte dell’importanza delle api nell’ecosistema, il Comune di Porto Viro, in provincia di Rovigo, ha deciso di concedere un apiario come impegno a sostenere la campagna “Comuni amici delle api”.

L’iniziativa parte dalla necessità di dare risposte concrete circa la salvaguardia delle api e così nel 2016 Felcos Umbria, Anci Umbria, Apau (Associazione Produttori Apistici Umbri) ed Apimed (Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo) hanno dato vita all’iniziativa dei “Comuni amici delle api”, nata nell’ambito della CooBEEration Campaign e volta a sensibilizzare sul valore dell’apicoltura. L’idea in Italia è stata accolta da vari comuni, i quali si impegnano in attività come l’organizzazione di fiere del miele e la messa appunto di giardini e aiuole fiorite a beneficio delle impollinatrici.

I comuni aderenti, come ad esempio il Comune di Porto Viro, promuovono dunque la sostenibilità ambientale e il benessere della comunità locale attraverso azioni concrete. Le iniziative da intraprendere porteranno inevitabilmente ad una riqualificazione ambientale e alla crescita dell’industria del miele.

Il ruolo di questi insetti inizia quindi ad essere riconosciuto come di alta importanza per il mantenimento del benessere del pianeta, nonché della specie umana. Le api hanno, infatti, un ruolo importante nel mantenimento della biodiversità, ottenuta attraverso i loro vari “viaggi” di fiore in fiore. Proprio da questi fiori nascono non solo frutti, bensì anche ortaggi che non sono altro che gli alimenti che portiamo quotidianamente in tavola. Per comprendere l’indispensabilità della loro presenza, basti pensare che il lavoro delle api influenza oltre il 75 per cento delle colture alimentari del mondo, perciò una drastica diminuzione delle api può mettere in serio pericolo la nostra sicurezza alimentare. È bene infatti tenere a mente che circa il 90 per cento delle piante sul pianeta dipende dall’impollinazione animale.

Tra i frutti del loro operato si ha non solo il miele, bensì anche prodotti cosmetici e curativi quali pappa reale, cera e propoli, che paradossalmente vengono considerati come prodotti secondari. Il principale ritorno economico lo si ha appunto dall’agricoltura che vive “in simbiosi” con questi preziosi insetti dei quali il nostro Paese sembra prendersi cura, essendo infatti il quarto produttore di miele in Europa con 1,4 milioni di alveari censiti con una produzione annua di oltre 23 mila tonnellate (dati Ismea del 2019).

FONTI
https://wisesociety.it/ambiente-e-scienza/salvare-api-salvare-pianeta/
https://www.polesine24.it/cronaca/2023/08/06/news/un-comune-a-difesa-delle-api-225610/
https://www.rizzolieducation.it/news/limportanza-delle-api-in-agricoltura/
https://www.comuniamicidelleapi.it

Leonardo Mamone