“Via libera agli interventi compensativi per aiutare le aziende vinicole nelle aree colpite dalla peronospora nel corso della campagna 2023. Il governo Meloni è in prima linea per sostenere il settore vitivinicolo. Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta, come avevo anticipato lo scorso gennaio alle associazioni agricole e vitivinicole abruzzesi, nell’incontro promosso al Masaf dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, attraverso le declaratorie in corso di pubblicazione le imprese colpite potranno ora accedere ai contributi per la ripresa economica e produttiva, compresa la riduzione dei contributi Inps e la proroga delle rate dei mutui”. Lo ha annunciato ieri, mercoledì 6 marzo, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto del 24 gennaio 2024.
La misura concede contributi finalizzati alla ripresa economica e produttiva a favore delle micro, piccole e medie imprese attive nella produzione di uva hanno subito danni superiori al 30 per cento della produzione lorda vendibile a causa delle infezioni di plasmopara viticola nel corso della campagna 2023.
La plasmopara viticola è un organismo nocivo ai vegetali che causa una tipica malattia chiamata peronospora della vite, una delle malattie crittogamiche più gravi della vite, che induce defogliazione e perdita dell’intera produzione in grappoli.
Gli aiuti verranno pagati direttamente all’azienda interessata e saranno limitati ai costi e ai danni causati dalle infezioni di plasmopara viticola alle produzioni di uva, a seguito di riconoscimento ufficiale da parte del Masaf, mediante decreto di declaratoria da adottarsi su proposta della regione territorialmente competente. Il regime di aiuto è introdotto entro tre anni dalla data in cui sono state registrate le perdite causate dalla plasmopara viticola ai vegetali e gli aiuti sono erogati entro quattro anni da tale data. Il regime di aiuto finanzia solamente il risarcimento del danno da perdita di prodotto causato dalla plasmopara viticola con esclusione di contributi per le misure di prevenzione.
Gli aiuti e gli eventuali altri pagamenti ricevuti dal beneficiario, compresi quelli percepiti nell’ambito di altre misure nazionali o unionali per gli stessi costi ammissibili, sono limitati all’80% dei costi ammissibili. L’intensità di aiuto può essere aumentata al 90% nelle zone soggette a vincoli naturali.
“Diamo risposte concrete e rafforziamo le filiere italiane danneggiate da questa malattia in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Toscana, Sicilia, Umbria e Marche – ha aggiunto il ministro Lollobrigida. “Nelle prossime settimane l’Agea comincerà a raccogliere le domande delle aziende agricole colpite. Lavoreremo, inoltre, sul fondo per le emergenze in agricoltura per integrare queste risorse e sostenere la filiera del vino, fondamentale per la nostra economia e la nostra cultura.