Ocse, in calo il reddito delle famiglie italiane

Vanessa Pompili
07/11/2023
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Mentre nel resto dell’area Ocse – l’Organizzazione internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica, il reddito pro capite delle famiglie segna, nel secondo trimestre del 2023, un incremento dello 0,5 per cento, facendo registrare una crescita per il quarto trimestre consecutivo, in Italia lo stesso indicatore diminuisce dello 0,3 per cento.

Secondo quanto riportato dall’Ocse, in Italia, il reddito netto medio delle famiglie è pari a 29 431 USD (dollaro statunitense) pro capite l’anno, un dato leggermente inferiore rispetto alla media, pari a 32 3960 USD. Questo valore corrisponde alle entrate che un nucleo familiare percepisce ogni anno, al netto di imposte e trasferimenti e rappresenta il denaro a sua disposizione, da spendere per beni o servizi.

La ricchezza netta di una famiglia consiste nel valore totale del suo patrimonio finanziario e non finanziario, come liquidità o azioni detenute in conti bancari, la residenza principale, altri beni immobili, veicoli, oggetti di valore e altre attività non finanziarie (ad esempio, altri beni durevoli di consumo).

Anche considerando il Pil reale per abitante il dato nell’area Ocse è salito 0,4 per cento. Tra le economie del G7, il reddito reale dei nuclei familiari per abitante è aumentato in tutti i Paesi per cui i dati sono disponibili, fatta eccezione per l’Italia (-0,3 per cento), così come il Pil reale per abitante (-0,3 per cento).

Nel secondo trimestre del 2021, i redditi reali pro capite hanno mostrato andamenti diversi nei 21 Paesi per cui si dispone di dati. Mentre undici Paesi hanno registrato una crescita dei redditi, dieci Paesi hanno subito una contrazione. Tra le grandi economie del G7, l’Italia è stata l’unica a registrare una diminuzione del reddito reale pro capite, pari a -0,3 per cento, dopo il forte aumento del +3 per cento nel primo trimestre. Al contrario, il Canada ha avuto la maggiore crescita del reddito nel G7, con +1,2 per cento, seguito dal Regno Unito con +0,9 per cento. Gli Stati Uniti e la Germania hanno avuto una crescita simile, dello 0,5 per cento, mentre la Francia ha avuto un modesto aumento dello 0,1 per cento.

Vanessa Pompili