Mit, “Piano casa” per sanare piccole difformità immobiliari

Nataliya Bolboka
05/04/2024
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edilizia, casa

Rispondendo alle richieste che di Amministrazioni territoriali, associazioni ed enti del settore edilizio, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) sta lavorando sul “Piano casa”, un pacchetto di norme per regolarizzare piccole difformità o irregolarità strutturali immobiliari.

In base a uno studio condotto dal Consiglio nazionale degli ingegneri, infatti, quasi l’80 per cento del patrimonio immobiliare italiano sarebbe soggetto a questo problematiche. Il Mit ha specificato che ad essere oggetto di condono saranno in particolare: difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente; difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche; difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della “doppia conforme” che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo. E ancora per permettere i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.

È su queste linee di indirizzo che si è mosso il ministero, anche a seguito delle proposte raccolte nelle precedenti riunioni sul tema. La bozza della normativa è stata presentata ieri, 4 aprile, nel corso della riunione sul “Piano casa”, alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, con il Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e i rappresentanti di circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore.

La ratio del condono è, da una parte, tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa, dall’altra deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. In tale ottica si è previsto anche di intervenire sulle procedure amministrative, così da semplificarle e garantire ai cittadini maggiore certezza nelle risposte e nei tempi.

Nataliya Bolboka