Ministro Calderone: “La formazione costruisce la società del domani”

Nataliya Bolboka
13/04/2023
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Calderone

“La formazione è un elemento centrale delle nostre azioni per rendere il mercato del lavoro più dinamico e dare alle imprese quelle figure professionali di cui hanno bisogno”, così la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, intervenuta all’evento istituzionale di Fondimpresa dal titolo “Il lavoro al centro. Innovare la formazione continua, innovare il paese nell’Anno europeo delle competenze”. Due giorni ricchi di spunti che hanno animato l’Auditorium della tecnica, in viale Umberto Tupini 65 a Roma. 

Nel corso del suo intervento la ministra ha parlato di “società attiva”, in cui sia possibile “prendersi cura di chi è inabile al lavoro, ma allo stesso tempo mettere nelle condizioni di lavorare chi può farlo”. In tal senso “il Pnrr ha un obiettivo importante che è quello di recuperare al lavoro e alla formazione tre milioni di soggetti entro il 2025”. Da qui il ruolo strategico della formazione, che deve venire incontro alle reali esigenze del mercato e soprattutto la necessità di “fare gioco di squadra”, realizzando una grande alleanza tra il mondo imprenditoriale, le associazioni sindacali, i fondi interprofessionali e tutti quei soggetti che a vario titolo hanno competenza su questi temi.

“In questa due giorni vogliamo affrontare i nodi che condizioneranno e svilupperanno la formazione del futuro, il rapporto con l’Europa, per quel che riguarda la formazione come aiuto di Stato, il rapporto con le Regioni e il rapporto con lo Stato, quindi la messa a sistema delle potenzialità che abbiamo”, ha dichiarato Aurelio Regina, presidente Fondimpresa. Continuando: “Credo sia importante che il governo recepisca che la formazione è un’enorme risorsa per trasformare il paese e che ci accompagnerà nei prossimi anni”.

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L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto e individuazione di una linea comune. Quello del lavoro, infatti, è un mondo in costante cambiamento e il suo futuro “non dipenderà solo dall’evoluzione della tecnologia, ma anche da come risponderemo alle sfide e alle innovazioni che ci si presenteranno”, ha sottolineato Annamaria Trovò, vicepresidente di Fondimpresa.

“Nel prossimo futuro sarà fondamentale coltivare competenze trasversali”, ha ribadito la vicepresidente, e proprio l’acquisizione di queste nuove competenze sarà la sfida dei prossimi anni, dove la formazione continua avrà un ruolo centrale.

Annamaria Simonazzi, economista, consigliera del Cnel e presidente della Fondazione Brodolini, ha sottolineato la necessità di una formazione “mirata a contesti e gruppi specifici”, progettata per rispondere alle diverse esigenze del mercato e per superare le barriere esistenti. Se per esempio, come ampiamente dimostrato dagli studi, le donne incontrano delle barriere all’ingresso della carriera lavorativa, allora la leadership va formata rispetto a queste discriminazioni, in modo da fornirle “le competenze per gestire le trasformazioni e consentire maggiore diversità. Il diversity managment – ricorda la consigliera – arricchisce le imprese”.

Nella due giorni sono state affrontate le principali trasformazioni del mondo del lavoro, i cambiamenti professionali, le sfide e le nuove opportunità che ne derivano, ma anche l’importanza degli aiuti di Stato e della certificazione come messa in trasparenza delle competenze acquisite grazie ai percorsi di formazione. 

Come sottolineato da Alessandra Nardini, coordinatore Commissione lavoro e formazione professionale, intervenuta in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, purtroppo in base ai dati a disposizione emerge una scarsa integrazione tra “le politiche di formazione messe in campo dalle Regioni e quelle dei Fondi”. 

A tal proposito, l’obiettivo comune emerso dall’evento è proprio quello di lavorare in sinergia, intesa come cooperazione e complementarietà tra fondi interprofessionali, Regioni e Governo. 

Nataliya Bolboka