Migrazioni, bilancio e Pnrr, le posizioni del governo

Nataliya Bolboka
05/10/2023
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Migrazioni, Pnrr, legge di bilancio, emergenza sanità e sfide future, questi i temi affrontati durante la seconda giornata del Festival delle Città, presso il Pio Sodalizio dei Piceni a Roma.

Presenti in questa occasione anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e il ministro degli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, che hanno chiarito la linea del governo su tali questioni.

Tra i temi centrali dell’ultimo periodo, l’immigrazione è probabilmente quello che sta facendo discutere maggiormente, questione che “il governo sta gestendo non senza difficoltà”, ha affermato il ministro dell’Interno Piantedosi. D’altronde, con 68mila sbarchi a Lampedusa nei soli mesi centrali dell’estate, “credo sia comprensibile avere qualche problema di gestione”, difficoltà che comunque si trovano ad affrontare tutti i punti di afflusso naturale dei migranti, come Ventimiglia o la rotta balcanica.

“Però credo vada riconosciuto al premier Meloni di aver riportato questo tema all’attenzione dell’Unione europea – ha continuato il ministro, affermando – “L’Europa deve, ma credo possa, fare di più”.

Sul ruolo dell’Europa è concorde anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha dichiarato: “L’Italia da sola non può fare nulla, siamo una piccola nazione in un mondo sempre più grande”. Allo stesso tempo ha evidenziato una “presunzione culturale degli occidentali”, come “se fossimo ancora l’unica vera potenza del mondo”, che condizionano gli aiuti a paesi come la Tunisia, imponendo le proprie regole e tempistiche, dimenticando, invece, che non basta qualche mese per riformare un paese o raggiungere la democrazia.

E mentre l’Europa aspetta che la Tunisia, o chi per lei, si adegui alle proprie condizioni, paesi come la Cina possono facilmente sfruttare la situazione, fornendo a queste nazioni gli aiuti necessari e conquistandosi così l’alleanza di importanti player africani. Il ministro ha quindi evidenziato la necessità di cambiare approccio.

Fino ad oggi abbiamo sempre visto l’Africa come “un grande problema”, da cui arrivano le migrazioni, “un posto dove fare l’elemosina”, ma la realtà, come ha sottolineato il ministro Crosetto, è che l’Africa è il più grande continente al mondo, dove si trovano il 50 per cento delle terre coltivabili, il 60 per cento delle materie prime e il 60 per cento delle riserve idriche.

“L’Africa ha le potenzialità di diventare l’America del 22esimo secolo” in termini di ricchezza, “per questo la risposta, a mio avviso e ad avviso di questo governo, è una crescita dell’Africa – ha spiegato il ministro. – “Non esiste futuro dell’Europa distaccato da quello dell’Africa”.

Crosetto ha anche affrontato il tema della manovra finanziaria, spiegando che scopo del governo è quello di garantire “la percezione all’esterno della solidità del debito”, unico modo per assicurare i finanziamenti che consentono al Paese di andare avanti.

Raffaele Fitto

Intervenuto all’evento, il ministro degli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha poi chiarito la questione dell’eliminazione dal Pnrr dei 13 miliardi di euro destinati ai Comuni. Il ministro ha spiegato che non si tratta di un taglio ma piuttosto di una “rimodulazione”, avvenuta sulla base dell’ammissibilità dei progetti alle regole del Pnrr, che in molti casi risulta a dir poco discutibile, e dei tempi di realizzazione degli interventi che, entro il 30 giugno 2026, devono essere collaudati.

Questo dettaglio sembra sfuggire a molti, ma come ha ricordato il ministro “se gli interventi non saranno collaudati, c’è da un parte la perdita del finanziamento”, cioè il taglio della rata cui questo collegato e “oltre al danno la beffa che il governo dovrà andare a recuperare quelle risorse”. Precisazione necessaria “per capire il contesto nel quale ci muoviamo”.

Sottolineato questo aspetto il ministro ha anche chiarito che “non c’è alcun rischio di definanziamento, ma c’è una proposta, fatta alla Commissione europea, sulla rimodulazione dell’intero programma che, laddove dovesse essere accettata, prevederà la copertura finanziaria con altre fonti di finanziamento”, come il Fondo di coesione.

I conti statali sono stati anche al centro del dibattito sull’emergenza sanità. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha parlato di un “sistema che ha bisogno di maggiori risorse. Poi certamente accanto a questo si può fare un lavoro attento all’efficientamento della spesa, ma oggi il problema principale è l’assenza di quelle risorse per la sanità pubblica, per le sue strutture, per l’assunzione di medici – ha dichiarato”.

Nataliya Bolboka