Miele, marmellate e succhi: accordo Ue sulle direttive colazione

Vanessa Pompili
02/02/2024
Tempo di lettura: 3 minuti
Colazione

Chi sceglierà di consumare a colazione miele, marmellate di frutta, succhi di frutta e latte disidratato, avrà informazioni più chiare sulla loro composizione, etichettatura e denominazione. È quanto previsto dall’accordo provvisorio raggiunto tra la presidenza belga del Consiglio europeo e i rappresentanti del Parlamento eu per aiutare i consumatori a fare scelte più consapevoli e garantire la trasparenza riguardo all’origine dei prodotti. L’accordo riguarda quattro delle cosiddette “direttive colazione” e, una volta adottato formalmente, dopo l’approvazione dei rappresentanti degli Stati membri operanti nel comitato speciale sull’agricoltura, aggiornerà le norme relative alla composizione, all’etichettatura e alla denominazione di alcuni prodotti alimentari, promovendo diete più sane e per combattere, al tempo stesso, le frodi alimentari.

“Gli standard di marketing – ha affermato David Clarinval, vice primo ministro belga e ministro per i lavoratori autonomi, le Pmi e l’agricoltura, le riforme istituzionali e il rinnovamento democratico – garantiscono che il cibo che consumiamo sia di alta qualità. L’accordo che abbiamo raggiunto oggi su questi standard rivisti consentirà ai consumatori di fare scelte ben informate riguardo al cibo che consumano e aiuterà a combattere le frodi alimentari”.

Miele – Il testo provvisorio mantiene l’ambizione e gli obiettivi della proposta e contiene i seguenti elementi relativi al miele:

  • Paesi di provenienza saranno indicati in etichetta in ordine decrescente, in base al peso; l’etichetta includerà anche la percentuale che ciascun paese rappresenta nella miscela, aumentando così la trasparenza per i consumatori;
  • gli Stati membri possono decidere che l’obbligo di indicare la percentuale in etichetta si applichi solo alle quattro quote maggiori, purché queste rappresentino più del 50% del peso della miscela;
  • per garantire flessibilità, nel caso di confezioni inferiori a 30 grammi, i nomi dei Paesi di origine possono essere sostituiti da un codice ISO di due lettere;
  • una piattaforma di esperti supporterà la Commissione nello sviluppo di metodi per rilevare l’adulterazione del miele e nel rafforzamento dei controlli; questo aiuterebbe a combattere le frodi sul miele 

Succhi di frutta – Per riflettere la crescente domanda di prodotti a ridotto contenuto di zucchero, il testo provvisorio prevede anche l’aggiunta di tre nuove categorie: “succo di frutta a ridotto contenuto di zucchero”, “succo di frutta a ridotto contenuto di zucchero da concentrato” e “succo di frutta concentrato a ridotto contenuto di zucchero”. Inoltre, gli operatori potranno utilizzare l’etichetta “i succhi di frutta contengono solo zuccheri naturali”.

Marmellate di frutta – Consiglio e Parlamento hanno concordato di aumentare il contenuto minimo di frutta nelle confetture e nelle confetture extra (100 grammi in più al chilogrammo per le confetture e 50 grammi in più al chilogrammo per le confetture extra), garantendo al contempo una significativa distinzione tra le due categorie:

– 450 grammi come regola generale per la marmellata

– 500 grammi come regola generale per la confettura extra

Questo aumento del contenuto di frutta contribuirà a ridurre la quantità di zucchero nelle marmellate, consentendo ai consumatori di fare scelte più sane.

Latte disidratato – Nel caso del latte disidratato, i due co legislatori hanno concordato di consentire l’uso di trattamenti che producono prodotti a base di latte disidratato senza lattosio. 

Vanessa Pompili