L’imprenditorialità giovanile promossa dall’Unione industriali di Torino

Giampiero Castellotti
15/03/2024
Tempo di lettura: 4 minuti
01 Hackathon

Martedì 12marzo a Torino è andata in scena la giornata-evento ‘Start Hack’, organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Torino, dedicata all’ imprenditoria giovanile. Le prime due iniziative del progetto “Torino, spazio al futuro”, nell’ambito di Torino Capitale Italiana della Cultura d’Impresa realizzate con l’obiettivo di valorizzare e diffondere i temi dell’imprenditoria e della cultura d’impresa al pubblico degli under 35

Il Gruppo Giovani Imprenditori di Torino in collaborazione con Will Media ha organizzato una Challenge dove giovani provenienti da tutta Italia si sono sfidati nel proporre un’idea di impresa che risolva un problema attuale dando soluzioni innovative con attenzione trasversale a sostenibilità e obiettivi ESG. I settori individuati erano l’education, turismo&cultura e mobilità. 

Durante l’Hackathon i ragazzi hanno presentato sette idee d’ impresa innovativa di cui la maggior parte erano legati alla progettazione di software. Questo ci fa capire quanto ormai la società degli under 35 sia legata alla rete. L’iniziativa “Start Hack” ha premiato il team di Umberto Fede, Giuseppe Mangione, Fabio Pizzocchero e Paolo Zanatto, che hanno sviluppato il progetto  HUBby, un’idea di start up dedicata alla gestione del trasporto merci in città con l’impiego di veicoli commerciali a guida autonoma ed elettrici in un’ottica di riduzione del traffico pesante e del relativo inquinamento atmosferico. Le pergamene sono state consegnate da Andrea Marangione, vice presidente di Confindustria Giovani Imprenditori di Torino.

Inoltre con l’iniziativa, “hands on parole alle start up” è stata data ai ragazzi, protagonisti della giornata, la possibilità di ascoltare due testimonianze di eccellenza d’innovazione come Erika Desanti Co Founder & Director della start upitaliana “we road” specializzata in viaggi avventura per il target Millennial, e Andrea Ferrero Co Founder e Ceo di “Young Platform”, un exchange dove comprare e vendere criptovalute. 

Sono passati 12 anni dalla norma indetta dall’allora ministro Passera per far spazio all’innovazione nel tessuto economico nazionaleperché si era reso conto che le startup non sono aziende come tutte le altre, dovevano essere esenti dalle leggi che regolavano le normali società, leggi disegnate per aziende strutturate e che uccidono le piccolissime imprese.

La rete pubblico e privato si attiverà finalmente con fondi del PNRR che hanno l’obiettivo di ampliare il più possibile la platea dei ricercatori e delle impresegrazie anche all’emanazione di bandi a cascata, che dovranno garantire la partecipazione delle imprese, anche quelle più piccole, come le start up innovative, che rappresentano il volano per far crescere una nuova generazione di ricercatori.

In Italia, dal 2011 ad oggi, mancano all’appello 165mila imprese giovanili, con il tasso di imprenditoria giovanile che si è complessivamente ridotto del 2,9%. Le imprese giovanili (ossia le aziende con la maggioranza dei titolari o soci con meno di 35 anni) rilevate da Infocamere-Unioncamere sono 522mila 088 al 31 dicembre 2022, con riduzioni rilevanti rispetto agli anni precedenti: -15mila 829 sul 2021 (-3,4%) e ben -38mila 793 sul 2019 (-9,9%).

Il motivo di questa ‘crisi di vocazione imprenditoriale giovanile’ è attribuibile anche alla scarsa conoscenza delle opportunità che il ‘fare impresa’ riserva ai giovani, in un contesto dove invece l’Italia offre terreno fertile per l’innovazione e la creatività, qualità proprie dei giovani ed essenziali per fare imprenditoria. Digitalizzazione crescente, attenzione al cambiamento climatico, necessità di valorizzare il patrimonio culturale, artistico e gastronomico nazionale, expertise decennale in ambito industriale – in particolare a Torino e in Piemonte – rappresentano gli ambiti di intervento, tra tradizione e modernità.

“Le start up innovative vanno ben oltre la loro importanza economica, seppur rilevante, perché rappresentano in termini di valore della produzione 2,6 miliardi di euro nel 2022 e occupano 23,800 lavoratori ma anche per il loro valore sociale (relazione annuale al parlamento Min Adolfo URSO ed. 2023). Si pongono come laboratori di idee imprenditoriali costituendo terreno fertile per l’innovazione. Occorre continuare a promuovere politiche ed iniziative per l’impresa in ottica di visione strategica e competitività del paese. Investire nelle start up innovative significa investire nel futuro del paese – commenta Barbara Graffino, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Torino che ha aperto i lavori della giornata.

La seconda iniziativa dei Giovani imprenditori Torino che intende stimolare e dare degli esempi ai giovani di come fare impresa è la la miniserie Podcast ‘CEO Insights – 5 Storie d’Impresa’ pensata perché Il podcasting è una modalità di comunicazione sempre più diffusa, inclusiva, condivisibile e apprezzata in particolare dal pubblico giovanile.  

La serie, realizzata da Will Media, ha come protagonisti 5 imprenditrici e imprenditori associati ad altrettante tematiche del ‘fare impresa’ oggi come:

. Imprenditoria familiare: Marco Lavazza – Lavazza

. Imprenditoria femminile: Jose Rallo – Donna Fugata

. Nuovi modelli di business: Luca Ferrari – Bending Spoon

. Innovazione: Stefano Buono – Newcleo

. Nuove Imprese: Danila di Stefano – Uno Bravo

Qui i link in cui poter ascoltare i podcast >> https://open.spotify.com/show/2sFbDQA0RLyAXO193eeCr5?si=712dc13b8a7b4b2c , le altre puntate usciranno nelle prossime settimane.

Video della giornata https://we.tl/t-ZOVNZ2Q9zW

Giampiero Castellotti