La multinazionale Takeda inaugura il nuovo quartier generale a Roma

Giampiero Castellotti
28/03/2024
Tempo di lettura: 6 minuti
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La giapponese Takeda, tra le maggiori multinazionali del settore farmaceutico con 50mila dipendenti in 80 nazioni, di cui 1.100 in Italia, ha inaugurato il suo nuovo quartiere generale in viale Manzoni a Roma, in zona San Giovanni. Presenti al taglio del nastro, oltre ad Anna Maria Bencini, general manager di Takeda Italia (dopo averne guidato la divisione Oncologia) e a Francesca Micheli, general manager di Takeda Manufacturing, anche l’ambasciatore del Giappone in Italia Suzuki Satoshi e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

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Nel corso della conferenza stampa che ha preceduto la cerimonia di inaugurazione, Anna Maria Bencini ha esordito evidenziando l’attrattività dell’Italia grazie alla rilevanza del mercato, all’imponenza del Servizio sanitario e alla qualità dei ricercatori. Si è poi soffermata sull’importanza di questa nuova fase per l’azienda, definendola una tappa fondamentale nella sua presenza consolidata in Italia: «Vogliamo essere un motore di crescita e un esempio di sostenibilità per il Paese – ha detto la general manager. «Abbiamo investito in questa zona nel centro di Roma perché, oltre ad essere maggiormente connessi con le istituzioni e con il tessuto sociale, crediamo che la Capitale possa e debba crescere ancora, e vogliamo essere parte di questo cambiamento. Oggi per noi è un momento cruciale per affermare il nostro ruolo in Italia dove vogliamo essere un modello tangibile di come la collaborazione tra settore pubblico e privato possa promuovere rapidi progressi delle cure e migliorare la qualità della vita dei pazienti».

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Francesca Micheli, Suzuki Satoshi e Anna Maria Bencini. Sopra: il logo dell’azienda

La general manager di Takeda Italia ha illustrato i quattro valori portanti dell’azienda – integrità, lealtà, onestà e perseveranza – parlando di “takedaismo” ed ha ricordato la centralità delle risorse umane che beneficiano di uno smart working all’avanguardia – i 200 dipendenti della sede romana sono in ufficio soltanto otto volte al mese – e il congedo parentale di 16 settimane, retribuito al 100 per cento.

Si è poi soffermata sul nuovo headquarter italiano in via Manzoni, tra San Giovanni e piazza Vittorio Emanuele, alimentato al 100 per cento da energia rinnovabile e certificato Leed Gold. Un’ulteriore conferma della promessa di arrivare all’emissione zero, adottando pratiche innovative per ridurre l’impatto ambientale.

Infine ha ricordato che l’azienda reinveste il 10 per cento del fatturato in ricerca, in particolare per le malattie e i tumori rari.

Francesca Micheli ha illustrato nel dettaglio i siti produttivi di Pisa e Rieti, acquisiti nel 2018 da Takeda, il primo con 250 dipendenti e il secondo con 700. Lo stabilimento di Rieti contribuisce per oltre il 70 per cento all’export di tutto il settore manufatturiero della provincia. Lazio e Toscana sono, infatti, tra le prime tre regioni italiane per export farmaceutico e rappresentano due distretti di assoluta eccellenza, con oltre 110 aziende farmaceutiche che generano un fatturato superiore ai 14 miliardi di euro e impiegano più di 25mila dipendenti.

Gualtieri

La general manager di Takeda Manufacturing ha annunciato l’ulteriore investimento di 30 milioni di euro che porterà il piano di investimenti per il periodo 2020-2025 a 350 milioni di euro, confermando l’impegno di Takeda per la crescita sul territorio e le sinergie con il sistema sanitario.

Del nuovo stanziamento di 30 milioni di euro, dieci milioni sono indirizzati alla digitalizzazione e automazione industriale avanzata. I nuovi sistemi rivoluzioneranno i processi produttivi aumentandone l’efficienza e migliorando la sicurezza dei lavoratori. Venti milioni di euro sono, invece, dedicati alle iniziative di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG), con nuove tecnologie volte a ridurre del 40 per cento le emissioni di CO2 entro il 2025, facendo un passo in avanti verso l’obiettivo finale di diventare un’azienda a zero emissioni nette di gas a effetto serra (GHG) entro il 2035.

«Il polo industriale di Takeda è una delle più importanti realtà produttive biotech del Paese, leader nella lavorazione del plasma – è il commento di Francesca Micheli. «La sfida che raccogliamo e facciamo nostra è quella di essere costantemente agili ed efficienti, puntando su innovazione tecnologica, sostenibilità e trasformazione digitale per dare valore, ogni giorno di più, ad ogni singola donazione di plasma. Abbiamo fiducia nel futuro del settore farmaceutico italiano e continueremo ad investire in Italia per aumentare la produzione e ottimizzare la disponibilità dei farmaci».

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L’ambasciatore del Giappone in Italia ha ribadito la stretta amicizia del suo Paese con il nostro. «Sono lieto che Takeda Pharmaceuticals, una delle principali aziende farmaceutiche del Giappone, abbia sostenuto la salute del popolo italiano fin dalla sua fondazione in Italia nel 1982 e abbia dato un contributo significativo in termini di occupazione attraverso investimenti – ha detto. «Mi aspetto che questo nuovo edificio sia un rinnovato simbolo di cooperazione tra Giappone e Italia e che incentiverà Takeda nella produzione di prodotti e servizi innovativi, contribuendo così a realizzare una società più sana in Italia e oltre».

Attraverso un videomessaggio l’onorevole Marcello Gemmato, ha raccontato di aver visitato di recente il sito produttivo di Rieti. «È stata per me un’esperienza formativa importante per la qualità e l’innovazione che vi ho trovato. Il polo industriale di Takeda e l’aumento degli investimenti comunicato oggi, sono l’ulteriore conferma della volontà dell’azienda di crescere ancora nel Paese, convinta del valore del suo tessuto produttivo e dei professionisti. Lo sforzo in innovazione e la nuova sede inaugurata oggi sono la testimonianza che l’Italia è ancora altamente attrattiva per le aziende globali. Quest’anno siamo stati i primi in Europa con circa 50 miliardi in produzione in farmaceutica e con un 7,6 per cento in più rispetto all’anno precedente. L’impegno massimo del ministero che rappresento è quello di mettere in campo tutte le forze necessarie per attirare sempre più investimenti dall’ industria farmaceutica mondiale».

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Il sindaco Gualtieri ha sottolineato come il nuovo quartier generale di Takeda a Roma sia un segnale importante di quanto la Capitale sia capace di attrarre nuovi investimenti. «Uno spazio incredibile, alimentato al 100 per cento da energia rinnovabile, perfettamente coerente con la nostra idea di modernità e di trasformazione – ha detto il primo cittadino. «Roma è una città proiettata verso il futuro, che pone al centro la sostenibilità sociale e ambientale. Siamo felici che un’azienda come Takeda, che ha già un legame speciale con Roma e l’Italia, voglia essere parte del cambiamento che intendiamo realizzare».

Takeda è nata nel 1781 in Giappone ed è in Italia da oltre 40 anni. È la prima azienda farmaceutica giapponese per fatturato, la numero 11 nella classifica globale e tra le 100 aziende più sostenibili al mondo. La multinazionale ha una leadership di 80 anni nel settore del plasma ed è una delle tre principali aziende al mondo con capacità che coprono l’intera catena del valore del plasma, dal donatore al paziente. È presente nelle aree gastroenterologia e infiammazione, malattie rare, terapie plasma-derivate, oncologia e vaccini.

Giampiero Castellotti