Istat, commercio al dettaglio: salgono le vendite, scendono i volumi

Vanessa Pompili
07/02/2024
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Spesa

Nel 2023 crescono in valore, rispetto all’anno precedente, le vendite al dettaglio, segnando un +2,8% grazie soprattutto alla componente dei beni alimentari, mentre calano i volumi (-3,7%), con andamenti sostanzialmente analoghi per alimentari e non alimentari. Sono i dati diffusi dall’Istat relativamente al commercio al dettaglio che utilizzano come campione teorico dell’indagine oltre 8.000 imprese, che sono residenti in Italia ed esercitano la loro attività sull’intero territorio nazionale.

Prendendo come riferimento il solo mese di dicembre 2023, si stima, per le vendite al dettaglio, un calo congiunturale dello 0,1% in valore e dello 0,5% in volume. Sono in diminuzione le vendite dei beni alimentari in valore e in volume (rispettivamente -0,2% e -0,9%) e quelle dei beni non alimentari in volume (-0,2%), mentre sono stazionarie quelle in valore.

Considerando invece l’ultimo trimestre del 2023, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano in valore (+0,3%) e subiscono una flessione in volume (-0,2%). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+0,3%) e diminuiscono in volume (-0,2%) mentre le vendite dei beni non alimentari non subiscono variazioni in valore e calano in volume (-0,2%).

Su base tendenziale, a dicembre 2023, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,3% in valore e registrano un calo in volume del 3,2%. Le vendite dei beni alimentari crescono del 2,2% in valore e diminuiscono del 3,5% in volume; quelle dei beni non alimentari calano sia in valore (-1,1%) sia in volume (-3,0%).

Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali prevalentemente negative tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda i prodotti di profumeria, cura della persona (+4,3%), mentre registrano il calo più consistente elettrodomestici, radio, tv e registratori (-4,1%).

Rispetto a dicembre 2022, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per la grande distribuzione (+1,9%) e il commercio elettronico (+1,1%), mentre registrano una variazione negativa le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-1,2%) e le vendite al di fuori dei negozi (-3,3%).

Nella media del 2023, tra le forme distributive, è la grande distribuzione a registrare l’aumento in valore più sostenuto, sebbene anche gli altri canali di vendita chiudano l’anno in positivo, anche se con incrementi decisamente più contenuti.

Vanessa Pompili