Israele-Hamas: la premier Meloni per l’accesso umanitario a Gaza

Leonardo Mamone
23/10/2023
Tempo di lettura: 3 minuti
Gaza

“La situazione umanitaria di Gaza era disperata prima delle ultime ostilità. Ora è catastrofica. Il mondo deve fare di più”. È quanto si legge in un comunicato congiunto di cinque agenzie – Onu, Undp, Unfpa, Unicef, Wfp e Oms – che chiedono un cessate il fuoco immediato. Ad oggi gli ospedali sono sovraccarichi di vittime e i civili hanno sempre più difficoltà ad accedere alle forniture alimentari essenziali.

Dal 2005 Gaza è libera dalla presenza di truppe israeliane, dopo che il primo ministro israeliano Ariel Sharon, sotto esortazione dell’Onu, le ritirò in conformità agli Accordi di Oslo del 1993. La sovranità sul territorio passò, dunque, all’Autorità Nazionale Palestinese, fino a quando nel 2006 ha vinto le elezioni il partito armato islamista di Hamas. Israele ha chiuso da allora ogni confine con il territorio, diventando impossibile per i civili del posto lasciare Gaza (salvo cause eccezionali). Il 2 giugno 2021 l’Onu ha rilasciato una dichiarazione circa l’Oms, la quale ha provveduto ad assicurare ambulanze per 2000 civili feriti a Gaza e 2.600 dosi di vaccino per il Covid-19.

A seguito della partecipazione al Vertice per la Pace del Cairo, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recato in Israele per portare solidarietà dopo il tragico attentato terroristico di Hamas. Il premier ha ribadito il pieno diritto di Israele a difendersi secondo il diritto internazionale e a vivere in pace, sottolineando l’importanza di garantire l’accesso umanitario a Gaza e una prospettiva di pace per la regione.

Sempre per assicurare aiuto alla popolazione che adesso maggiormente soffre tale situazione, gli Stati Uniti “restano impegnati a garantire cibo, acqua, cure mediche e altra assistenza, senza deviazioni da parte di Hamas – ha dichiarato il presidente degli Usa, Joe Biden, dopo l’ingresso del primo convoglio di aiuti. “Continueremo a lavorare con tutte le parti per mantenere operativo il valico di Rafah per consentire il movimento degli aiuti che sono indispensabili per il benessere della popolazione di Gaza, e per proteggere i civili, in linea con gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale – ha sottolineato il presidente americano.

Un comunicato di sette giorni fa sul sito dell’organizzazione umanitaria “Medici senza frontiere” manifesta le preoccupazioni per un territorio con scarsissima acqua potabile e dove elettricità ed acqua non vengono più pompate dopo il blocco d’Israele.

“Oggi abbiamo cercato per due ore l’acqua potabile, che non è più disponibile […] Oggi sono riuscito a mettermi in contatto con alcuni ospedali, in particolare con il reparto ustionati dell’ospedale di Al Shifa. C’è solo un chirurgo e un anestesista ma mancano gli infermieri, soprattutto in questo reparto. Non sappiamo cosa succederà domani e dove saremo” è il messaggio di Mohammed Abu Mughaiseeb, vicecoordinatore medico di “Medici senza frontiere” a Gaza.

Il bilancio dei morti palestinesi, afferma la National pubblic radio (organizzazione indipendente non profit con oltre mille stazioni radio statunitensi), è di 4.600 persone, tra cui più di 1.800 bambini, secondo quanto rilasciato dal ministero della salute palestinese, mentre tra le vittime israeliane dovrebbero esserci circa 1.400 deceduti e 4.692 feriti.

FONTI

https://tg24.sky.it/mondo/2023/10/21/guerra-israele-palestina-hamas-gaza-21-ottobre-diretta?lbp=2

https://www.wired.it/article/striscia-gaza-storia-prigione-cielo-aperto/

https://news.un.org/en/audio/2021/06/1093222

https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/gaza-situazione-ospedali/https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/gaza-situazione-ospedali/

https://www.npr.org/2023/10/22/1207857213/israel-intensifies-bombing-in-the-gaza-strip-with-further-strikes-in-the-west-ba

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/israele-hamas-quanti-soni-i-morti-i-feriti-le-case-distrutte-i-dati-dell-onu

Leonardo Mamone