Il progetto di informatizzazione “Modena Smart”

Giampiero Castellotti
08/02/2024
Tempo di lettura: 3 minuti
Rj Dfduw

Modena Smart, progetto di Informatici Senza Frontiere, ha insegnato ad usare lo smartphone a rifugiati, stranieri residenti e richiedenti asilo, donne in particolare, per la ricerca attiva e autonoma del lavoro  Con il progetto lo smartphone è diventato lo strumento per la ricerca del lavoro.

Sono stati 152 i beneficiari di otto differenti nazionalità, tra i 18 e i 60 anni, che hanno seguito uno dei nove percorsi di formazione e alfabetizzazione e accompagnamento, per un totale di 216 ore di formazione e 594 di affiancamento, che hanno consentito loro, dopo 90 giorni, di trovare un impiego nel 68% dei casi.

Modena

Il progetto di formazione digitale e accompagnamento alla ricerca attiva e autonoma del lavoro sul territorio modenese – realizzato da Informatici Senza Frontiere con il sostegno della Fondazione di Modena – era destinato a persone richiedenti asilo, rifugiati, stranieri residenti, in particolare donne, le categorie che più faticano ad ottenere un impiego. 

La metodologia, innovativa, ha utilizzato un approccio non assistenzialista che aveva come obiettivo l’inclusione attraverso la formazione e l’empowerment individuale.

Il percorso è stato sviluppato in due tempi: un corso di smartphone per imparare a cercare lavoro comodamente attraverso la rete e in mobilità, seguito da una mentorship individuale finalizzata alla creazione di una strategia personalizzata di ricerca lavoro per ogni partecipante. 

Sono state attivate nove edizioni del corso di smartphone diffuse sul territorio tra Modena e Castelfranco Emilia. La durata di ogni corso è stata di 24 ore per 12 partecipanti in presenza. 

Durante il corso i partecipanti hanno acquisito capacità diverse, utili non solo nel lavoro ma anche nella vita quotidiana, come l’uso di Drive, Google Maps, la redazione di un curriculum e l’utilizzo delle e-mail. Gli iscritti hanno poi proseguito il percorso attraverso l’affiancamento con un consulente dedicato a distanza per un totale di 5 appuntamenti individuali dedicati alla ricerca lavoro personalizzata.

Open Impact srl ha inoltre realizzato un report di impatto assegnando un indice SROI (Social Revenue on Investment) pari a 3,43. Questo significa che per ogni euro investito, Modena Smart ne ha generati 3,43 triplicando l’investimento iniziale in termini di impatto sociale. 

Modena Smart è stato sostenuto da Fondazione di Modena, realizzato con Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, Comune di Castelfranco Emilia, Arci Solidarietà Modena, Cooperativa Centro Sociale Papa Giovanni XXIII sede di Vignola, Cuore in Gamba APS.  

In un mondo che cambia, Informatici Senza Frontiere propone un nuovo uso della tecnologia più intelligente, sostenibile e solidale. Offre il proprio tempo, le proprie competenze, esperienze e passioni informatiche per realizzare progetti no profit, privilegiando contesti di emarginazione e difficoltà e situazioni di emergenza, in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. Nata il 24 novembre 2005 Informatici Senza Frontiere è una APS che ha oggi 12 sezioni regionali, oltre 300 soci, centinaia di progetti al suo attivo ed un’importante presenza al Vertice Mondiale 2013 ITU dell’ONU come rappresentante a livello europeo di ciò che l’IT può fare nel settore della disabilità.

Giampiero Castellotti