Il florovivaismo italiano supera i 3,1 miliardi di euro

Nataliya Bolboka
11/01/2024
Tempo di lettura: 2 minuti
Image 2

Nel 2022 il settore florovivaistico italiano ha superato i 3,1 miliardi di euro, il valore più alto dell’ultimo decennio. È quanto rilevato da Myplant & Garden, la fiera internazionale B2B del verde, florovivaismo, garden e paesaggio, che ha scattato una fotografia del comparto in vista della prossima edizione dell’evento, in programma alla Fiera Milano Rho dal 21 al 23 febbraio 2024.

Rispetto al 2021, il settore florovivaistico nazionale è cresciuto dell’11,4 per cento, raggiungendo quota 3,14 miliardi di euro. Con un aumento dell’11,4 per cento, la produzione di fiori e piante in vaso ha superato i 1,46 miliardi di euro, mentre quella dei vivai sfiora il valore di 1,68 miliardi di euro, rispetto agli 1,48 miliardi dell’anno precedente.

Le realtà produttive italiane sono concentrate soprattutto in 4 regioni: Liguria, che ha il primato delle aziende che coltivano fiori in piena aria; Toscana e Lombardia, dove sono presenti le principali attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali; Campania, dove le aziende sono specializzate soprattutto nella coltivazione di fiori in coltura protetta.

Tuttavia a livello regionale, sono Toscana e Liguria le maggiori produttrici. Con un fatturato vicino al miliardo (921 milioni di euro, pari a un più 11,6 per cento rispetto al 2021), la Toscana detiene il primato delle produzioni vivaistiche nazionali (55 per cento) e guida il mercato italiano delle produzioni complessive (31 per cento). Segue la Liguria (14 per cento), leader delle produzioni floricole.

Con una quota di export pari a 1,23 miliardi di euro, l’Italia è la seconda potenza esportatrice europea del prodotto ortoflorovivaistico, dietro ai Paesi Bassi, leader mondiale, e davanti a Germania e Spagna.
Il 70 per cento è destinato, nell’ordine, a Francia e Paesi Bassi (225 milioni ciascuno), Germania (194), Regno Unito (54), Svizzera (47), mentre Paesi Bassi (580 milioni), Germania (44), Spagna (43) e Belgio (36) sono invece i principali mercati di approvvigionamento dell’Italia.

“Il florovivaismo è una industry in grado dare il proprio decisivo contributo alle problematiche climatiche e ambientali, dalla forestazione urbana ai benefici economici, salutistici ed estetici che ne derivano, passando per l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico, la tutela delle biodiversità, la regolazione della temperatura, il consolidamento dei terreni e così via”, ha commentato Myplant.

Nataliya Bolboka