Il boom della formazione nell’Anno europeo delle competenze

Giampiero Castellotti
28/12/2023
Tempo di lettura: 6 minuti
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Aurelio Regina, presidente di Fondimpresa

Si conferma sempre più strategico il ruolo dei fondi interprofessionali per la formazione continua nell’innalzare il livello di occupabilità e competenza dei lavoratori italiani. I fondi interprofessionali favoriscono, infatti, l’​accesso alla formazione, attraverso la riduzione o l’azzeramento dei costi aziendali, sostengono la qualificazione delle competenze dei lavoratori, con maggiori garanzie di occupabilità e promuovono la crescita e la competitività delle imprese e del sistema Paese. Ma cosa sono i fondi interprofessionali? Si tratta di associazioni promosse dalle principali organizzazioni datoriali e sindacali e finanziano attività formative adeguate ai fabbisogni dei lavoratori occupati e al contesto di mercato delle aziende.

A conferma di questa funzione sempre più determinante ci sono gli ultimi dati di Fondimpresa, il principale fondo interprofessionale per la formazione continua in Italia, fondato da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.

I numeri sono molto significativi in tal senso. Con il sostegno di aziende, sindacati e professionisti del settore, il Fondo ha finanziato 443mila azioni formative nel 2023, contribuendo allo sviluppo delle competenze nel mercato del lavoro italiano.

“Siamo estremamente orgogliosi dei risultati raggiunti da Fondimpresa, che testimoniano il nostro impegno costante nel radicamento territoriale – commenta Annamaria Trovò, vicepresidente del fondo interprofessionale. “Con 211.842 aziende e 4.946.089 lavoratori aderenti, i numeri parlano chiaro: siamo una realtà significativa nel panorama italiano. Questo non è solo un successo numerico, ma riflette la fiducia e l’impegno delle aziende e dei lavoratori nei confronti del nostro progetto. La crescita netta di 4.232 aziende e 112.585 lavoratori nel corso dell’ultimo anno è la prova tangibile dell’efficacia del nostro operato e del nostro impegno nel sostenere lo sviluppo professionale e l’innovazione. Concentrandosi su settori strategici come la tecnologia digitale, l’energia rinnovabile e l’automazione, il Fondo ha facilitato la transizione di molte aziende verso processi più efficienti e sostenibili. Questa evoluzione ha avuto un impatto positivo sull’occupabilità e sulla competitività delle imprese italiane nel panorama globale. In questa direzione va anche l’Avviso 4/2023 con cui Fondimpresa finanzia la formazione per la Green Transition e Circular Economy nelle aziende, nel solo 2023 sul tema green sono stati formati 10mila lavoratori e sull’innovazione tecnologica circa 7mila”.

Fondimpresa si è distinto non solo per la quantità, ma anche per la qualità dei programmi offerti. Concentrandosi su settori strategici come l’innovazione tecnologica e digitale, l’energia rinnovabile e l’economia circolare e le politiche attive del lavoro per disoccupati, inoccupati e cassintegrati, il Fondo ha facilitato la transizione di molte aziende verso processi più efficienti e sostenibili.

I recenti dati elaborati dal centro studi del Fondo evidenziano l’efficacia dell’approccio di Fondimpresa. Nel solo 2023 più di 563mila lavoratori hanno beneficiato di corsi di formazione finanziati con un miglioramento significativo della loro produttività e posizione lavorativa. Questo non solo eleva la qualità della vita dei singoli lavoratori, ma rafforza anche l’economia nazionale.

“Senza dubbio questo è l’anno record della raccolta e credo sia significativo che questo accada nell’anno europeo delle competenze: siamo infatti a 434 milioni di euro, con una spesa formativa pari a 370 milioni di euro – spiega Aurelio Regina, presidente di Fondimpresa. “Guardando al futuro, Fondimpresa si impegna a rendere la formazione professionale ancora più inclusiva e accessibile. In linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, il fondo mira a ridurre le disparità nella formazione, garantendo che ogni lavoratore, indipendentemente dal suo background o settore di impiego, abbia accesso alle competenze necessarie per prosperare nell’economia moderna. Chiaramente per raggiungere i nostri obiettivi sarà necessario lavorare all’abolizione dell’articolo 1, comma 722, della legge 23 dicembre 2014, n.190”.

La profondità dell’impegno del fondo si manifesta anche nelle 7.435.285 ore totali di corso offerte, testimoniando il ruolo cruciale di Fondimpresa nell’investimento sul capitale umano. Queste ore di corso sono distribuite tra due principali canali di finanziamento: il Conto formazione e gli Avvisi del conto di sistema.

Il Conto formazione ha registrato 374.341 azioni formative con una media di 14.47 ore per corso, mentre i bandi hanno offerto 68.602 azioni formative con una media di 29.41 ore per corso.

La raccolta di Fondimpresa è stata per il 2023 di 434 milioni di euro e la spesa formativa è stata pari a circa 370 milioni di euro.

“Un aspetto fondamentale dell’operato di Fondimpresa è rappresentato dal Conto sistema, un canale di finanziamento specificamente dedicato alle piccole e medie imprese – spiegano da via dei Villini. “Questo conto collettivo di carattere solidaristico è stato ideato per sostenere i processi di sviluppo e la formazione nelle aziende di piccole dimensioni. La sua finalità è quella di favorire l’aggregazione di imprese su piani formativi comuni, in ambito settoriale o territoriale, offrendo così massima trasparenza e pari opportunità di accesso all’offerta formativa di Fondimpresa. Possono presentare domanda di finanziamento le aziende già aderenti a Fondimpresa e beneficiarie dell’attività di formazione per i propri dipendenti, nonché gli enti già iscritti presso l’elenco dei soggetti proponenti qualificati dal fondo. Le domande di finanziamento possono essere presentate entro diverse scadenze o a sportello, secondo la categoria prevista da ciascun avviso”.

Gli avvisi pubblicati da Fondimpresa sono rivolti a una pluralità di aziende e finanziano piani formativi coerenti con le politiche del fondo. Ogni piano formativo, presentato da un capofila, deve essere stato condiviso con accordi sottoscritti da rappresentanze delle parti sociali riconducibili ai soci di Fondimpresa, a livello aziendale, territoriale e/o di categoria.

Le risorse del Conto sistema provengono da una percentuale dei contributi versati dalle imprese aderenti a Fondimpresa. Le aziende che optano per l’80 per cento di restituzione sul Conto formazione versano nel Conto sistema il 16 per cento dei contributi, mentre quelle che optano per il 70 per cento versano il 26 per cento. Queste risorse vengono impiegate per finanziare piani formativi attraverso la periodica pubblicazione di avvisi, garantendo massima trasparenza e pari opportunità di accesso.

Il Conto sistema rappresenta quindi un elemento chiave nella strategia di Fondimpresa, mirando a rendere la formazione professionale più inclusiva e accessibile, in particolare per le piccole e medie imprese. Con questo strumento, Fondimpresa continua a dimostrare il suo impegno nella promozione di un sistema formativo equo e sostenibile, fondamentale per lo sviluppo di competenze innovative e per il rafforzamento della competitività delle imprese italiane nel mercato globale.

I Fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua, in generale, costituiscono il principale strumento di finanziamento della formazione aziendale in Italia.

La Legge istitutiva (n. 388 / 2000) stabilisce che siano alimentati dal versamento dello 0,30 per cento delle retribuzioni soggette all’obbligo contributivo Inps, quale “assicurazione contro la disoccupazione involontaria”.

Le aziende italiane possono aderire liberamente senza costi aggiuntivi a uno dei 19 fondi ad oggi attivi, e – in qualsiasi momento – rinunciare all’adesione o cambiare fondo, anche trasferendo (a determinate condizioni) le somme accantonate e non spese nel fondo di provenienza.

Giampiero Castellotti