Dopo la circolazione di immagini fake, l’intelligenza artificiale continua a stravolgere il mondo per come lo abbiamo conosciuto fino ad ora e questa volta potrebbe cambiare il modo di fare giornalismo. Google sta infatti testando Genesis, una nuova forma di intelligenza artificiale in grado reperire informazioni per scrivere articoli.
Il colosso statunitense ne ha dato una prima dimostrazione ai manager del New York Times, del Washington Post e del Wall Street Journal.
In base a quanto dichiarato da Jenn Crider, portavoce di Google, “questi strumenti non intendono e non possono sostituire il ruolo essenziale che i giornalisti hanno nel riferire, creare e verificare i loro articoli”. Piuttosto, Genesis potrebbe aiutare i redattori nel proprio lavoro, automatizzando alcuni compiti, fornendo “opzioni per i titoli o diversi stili di scrittura”, e migliorare la produttività.
A tale scopo, “in partnership con gli editori, soprattutto quelli piccoli, siamo nelle fasi iniziali per esplorare idee per offrire strumenti potenziali di intelligenza artificiale in grado di aiutare i reporter nel loro lavoro”, ha dichiarato Crider.
Al di là degli obiettivi di questo nuovo strumento e del settore giornalistico, nel corso degli ultimi tempi è stato più volte dimostrato che, almeno ad oggi, l’intelligenza artificiale è ben lontana dall’essere infallibile.
La stessa Google, che da aprile sta testando anche un software IA per rispondere alle domande mediche nell’ospedale di ricerca della Mayo Clinic, ha dichiarato che questo presenta ancora dei problemi di accuratezza.
Al contrario di quanto si pensa, infatti, l’intelligenza artificiale resta ancora passibile di errore e, a volte, anche più degli esseri umani. Per questo motivo, pur trattandosi di un’eventualità tutt’altro che lontana, almeno per il momento l’IA non sostituirà il lavoro umano, ma potrà fornire un aiuto non indifferente.
Agenzia Adnkronos | 29/04/2024
