Gruppo Ivas, inaugurato il nuovo stabilimento di pannelli Eps

Nataliya Bolboka
22/03/2024
Tempo di lettura: 3 minuti
Ivas Nuovo Stabilimento 4.0 Eps Esterno 2

È stato inaugurato ieri, 21 marzo, a Mauro Pascoli (Forlì-Cesena), il nuovo stabilimento produttivo automatizzato 4.0 del Gruppo Ivas, leader nel settore delle finiture edilizie. Il nuovo impianto, alimentato con energia rinnovabile, si inserisce nella strategia di consolidamento della propria leadership nel settore dell’efficientamento energetico in edilizia. Lo stabilimento, infatti, sarà sede della divisione produttiva Ivas Eps, che produce pannelli isolanti in polistirene espanso sinterizzato (Eps), realizzati per il 98 per cento di aria.

Con un investimento di circa 8 milioni di euro, l’area produttiva del Gruppo viene così incrementata di 10.000 metri quadrati (di cui 5.000 coperti), per un totale di 80.000 metri quadrati, mentre il numero di stabilimenti produttivi e di impianti automatizzati salgono rispettivamente a sette e nove.

Nel 2023 il Gruppo ha prodotto 5 milioni di metri quadrati di Sistema a cappotto a marchio Termok8 e un totale di circa 17 milioni di metri quadrati negli ultimi 5 anni. Con una quota di mercato del 12 per cento, Ivas rappresenta il più grande player del settore in Italia. A questi si aggiungono 150.000 metri quadrati di sistemi per facciata ventilata Aliva realizzati nel 2023.

Grazie al nuovo stabilimento, Ivas diventa il primo attore sul mercato italiano a proporre kit di Sistema a cappotto i cui componenti sono al 90 per cento autoprodotti a chilometro zero. “Con il nuovo impianto 4.0 di nuovissima generazione, prevediamo di produrre circa 300.000 metri cubi, corrispondenti a circa 2,5 milioni di metri quadrati di pannelli isolanti su due turni, incidendo positivamente sulla coibentazione delle facciate per migliorare le prestazioni energetiche e l’impatto ambientale, ridurre i consumi e ottenere un elevato comfort termico e acustico”, ha spiegato Vincenzo Colonna, presidente e amministratore delegato di Gruppo Ivas.

Un impianto di tale portata è tanto più fondamentale soprattutto con l’avvicinarsi delle scadenze europee del 2030 e del 2035 per l’efficientamento edilizio. Inserita nel programma europeo Fit for 55, che mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e la riduzione del 55 per cento dei consumi energetici, la direttiva “Case green” prevede che gli Stati membri adottino misure per garantire una riduzione dell’utilizzo di energia primaria da parte degli edifici. In Italia questo significa riqualificare in pochi anni circa 500 mila edifici pubblici e 5 milioni di edifici privati con le prestazioni più scadenti.“Nel nostro distretto ogni anno viene prodotto il dato più importante di efficientamento energetico e riduzione di emissioni di CO2 degli edifici in Italia. Grazie ai nostri Sistemi a cappotto e facciata ventilata, ogni anno vengono abbattuti in Italia circa 115 milioni di chilogrammi di CO2 – ha spiegato Filippo Colonna, amministratore delegato e direttore marketing strategico di Gruppo Ivas. – “Un Sistema a cappotto consente inoltre di ridurre i consumi energetici delle abitazioni rispettivamente fino a circa il 45 per cento nei condomini e fino a circa il 33 per cento nelle case singole, confermandosi come la tecnologia più impattante per raggiungere gli obiettivi delle direttive europee. Per questo abbiamo deciso di ribattezzare l’area in cui operano le nostre società Green building valley – Envelope efficiency district, cioè, distretto dell’efficientamento energetico dell’involucro edilizio, un progetto che prevederà anche il coinvolgimento di altri attori della filiera nella formazione e nella sensibilizzazione di cittadinanza e giovani sugli importantissimi temi inerenti all’efficientamento energetico degli edifici e le implicazioni positive su ambiente e clima”.

Nataliya Bolboka