Green Deal Ue: le nuove proposte del Patto verde

Vanessa Pompili
12/07/2023
Tempo di lettura: 6 minuti
Ambiente

Adottato dalla Commissione europea un pacchetto di misure per un uso sostenibile delle principali risorse naturali, destinato anche a rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari e dell’agricoltura dell’Ue.

Monitoraggio e valorizzazione dei suoli agricoli, nuove tecniche genomiche per sistemi alimentari più resilienti, sementi più sostenibili e diversificate, riduzione degli sprechi alimentari e dei rifiuti tessili, le tematiche al centro dell’iniziativa comunitaria.

Una normativa sul monitoraggio dei suoli, che prevede la raccolta di dati sulla salute dei suoli e la messa a disposizione di tali dati per agricoltori e per altri gestori dei suoli, consentirà all’Ue di ottenere suoli sani entro il 2050. La normativa prevede inoltre che la gestione sostenibile del suolo diventi la norma e fa fronte a situazioni di rischi inaccettabili per la salute e l’ambiente dovuti alla contaminazione dei suoli.

Altro obiettivo è la promozione dell’innovazione e della sostenibilità, consentendo l’uso sicuro del progresso tecnico nelle nuove tecniche genomiche al fine di consentire lo sviluppo di colture resilienti ai cambiamenti climatici e la riduzione dell’uso di pesticidi chimici, e garantendo sementi e materiale riproduttivo più sostenibili, di alta qualità e diversificati per piante e foreste.

Infine, le nuove misure propongono anche di ridurre gli sprechi alimentari e i rifiuti tessili, il che contribuirà a un uso più efficiente delle risorse naturali e a un’ulteriore riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provenienti da questi settori.

“Queste misure apporteranno benefici economici, sociali, sanitari e ambientali a lungo termine per tutti – fanno sapere dalla Commissione Ue. “Garantendo risorse naturali più resilienti, le nuove norme sostengono in particolare le persone che vivono direttamente della terra e della natura. Tali norme contribuiranno alla prosperità delle zone rurali, alla sicurezza alimentare e a una bioeconomia resiliente e prospera, porranno l’Ue all’avanguardia nell’innovazione e nello sviluppo e contribuiranno a invertire la perdita di biodiversità e a preparare una risposta alle conseguenze dei cambiamenti climatici”.

Una nuova normativa per aumentare il valore del suolo e delle sue risorse – Attualmente tra il 60 e il 70 per cento dei suoli dell’Ue sono insalubri. Inoltre, ogni anno un miliardo di tonnellate di suolo è portato via dall’erosione, il che significa che il restante strato superficiale fertile sta rapidamente scomparendo. I costi connessi al degrado del suolo sono stimati a oltre 50 miliardi di euro all’anno.

La proposta relativa al primo atto legislativo dell’Ue sui suoli, fornisce una definizione armonizzata di salute del suolo, istituisce un quadro di monitoraggio completo e coerente e promuove una gestione sostenibile del suolo e il risanamento dei siti contaminati.

L’obiettivo ultimo è pervenire a suoli sani nell’Ue entro il 2050, in linea con l’obiettivo “inquinamento zero” dell’Ue.

I dati sul suolo costituiranno una base per soluzioni innovative, tecnologiche e organizzative, in particolare nelle pratiche agricole. Tali dati aiuteranno gli agricoltori e gli altri proprietari terrieri ad applicare i metodi di trattamento più appropriati e li aiuteranno ad aumentare la fertilità e le rese del suolo, riducendo al tempo stesso al minimo il consumo di acqua e di nutrienti. Inoltre, questi dati miglioreranno la comprensione delle tendenze in materia di siccità, ritenzione idrica ed erosione, rafforzando la prevenzione e la gestione delle catastrofi. Suoli più sani e dati di migliore qualità forniscono ulteriori opportunità di reddito agli agricoltori e ai gestori di terreni. La proposta non impone obblighi diretti ai proprietari terrieri e ai gestori di terreni, compresi gli agricoltori.

La proposta invita inoltre gli Stati membri a far fronte ai rischi inaccettabili per la salute umana e per l’ambiente dovuti alla contaminazione dei suoli, ispirandosi al principio del “chi inquina paga”. Gli Stati membri dovranno individuare, studiare, valutare e bonificare i siti contaminati.

Sistemi alimentari più resilienti con nuove tecniche genomiche – Le nuove tecnologie possono contribuire a rafforzare la resilienza dei terreni agricoli e forestali e a proteggere i raccolti dagli effetti dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e del degrado ambientale. Le nuove tecniche genomiche (Ngt) sono strumenti innovativi che contribuiscono ad aumentare la sostenibilità e la resilienza del nostro sistema alimentare. Le Ngt consentono di sviluppare varietà vegetali migliorate, che sono resilienti ai cambiamenti climatici e resistenti agli organismi nocivi, che richiedono meno fertilizzanti e pesticidi e possono garantire rese più elevate, contribuendo a dimezzare l’uso e il rischio dei pesticidi chimici e riducendo la dipendenza dell’Ue dalle importazioni agricole.

Nella maggior parte dei casi, queste nuove tecniche determinano cambiamenti più mirati, più precisi e più rapidi rispetto alle tecniche convenzionali, pur producendo colture identiche a quelle che si sarebbero potute ottenere con tecniche classiche come la selezione delle sementi e gli incroci.

Materiale riproduttivo vegetale e forestale più sostenibile e diversificato – Il settore europeo delle sementi è il principale esportatore nel mercato mondiale delle sementi (20 per cento del mercato mondiale, con un valore stimato di 7-10 miliardi di euro e 7 mila imprese, per lo più Pmi). La proposta aggiornerà e semplificherà le norme vigenti, alcune delle quali risalgono a più di 50 anni fa.

La proposta di regolamento relativo alla produzione e alla commercializzazione di materiale riproduttivo vegetale e forestale aumenterà la diversità e la qualità delle sementi, delle talee e di altro materiale riproduttivo vegetale. Tale materiale riproduttivo garantirà rese stabili da varietà vegetali adeguate alle esigenze future attraverso test di sostenibilità (riguardo ad esempio alla resistenza alle malattie). Le sementi saranno inoltre meglio adattate alle pressioni dei cambiamenti climatici e contribuiranno a preservare la diversità genetica delle colture agricole e a garantire la sicurezza alimentare. La proposta ridurrà gli oneri burocratici e aumenterà l’efficienza e l’efficacia dei sistemi di registrazione e certificazione.

Per quanto riguarda il materiale riproduttivo forestale, la normativa proposta contribuirà a garantire che l’albero giusto sia piantato nel luogo giusto, in modo che le foreste siano meglio adattate ai cambiamenti climatici. Il miglioramento genetico degli alberi consente di accelerare l’adattamento delle foreste ai cambiamenti climatici e di garantirne così la costante produttività futura.

Riduzione degli sprechi alimentari e dei rifiuti tessili – Ogni anno nell’Ue vengono sprecate quasi 59 milioni di tonnellate di prodotti alimentari (131 chilogrammi per abitante), con un valore di mercato stimato a 132 miliardi di euro. La Commissione propone la riduzione degli sprechi alimentari entro il 2030, del 10 per cento a livello di trasformazione e produzione di alimenti, e del 30 per cento (pro capite) a livello di vendite al dettaglio e consumo (ristoranti, servizi di ristorazione e famiglie).

Anche i rifiuti tessili pesano sulle limitate risorse naturali. Circa il 78 per cento dei rifiuti tessili non è oggetto di raccolta differenziata da parte dei consumatori e finisce in rifiuti domestici indifferenziati destinati ad essere inceneriti o collocati in discarica.

Vanessa Pompili