Gentiloni: “Economia dell’UE ha perso slancio dalla primavera”

Redazione
12/09/2023
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Gentiloni
Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa sulle previsioni economiche dell’estate 2023 (fonte: https://ec.europa.eu/)

“L’attività economica (in Eu) si è arrestata nel secondo trimestre e gli indicatori delle indagini segnalano un ulteriore indebolimento nei prossimi mesi. La crescita del Pil dell’Ue per il 2023 è ora stimata allo 0,8 per cento, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto a quanto previsto in primavera”.

Queste le parole del commissario europeo per gli affari economici e monetari nella Commissione europea, Paolo Gentiloni, pronunciate nel corso della conferenza stampa di presentazione delle ultime previsioni economiche tenutasi l’11 settembre 2023.

Gentiloni ha osservato che “l’inflazione complessiva è diminuita ulteriormente dalla primavera. Il calo è stato determinato dal calo dei prezzi dell’energia e dalla moderazione delle pressioni inflazionistiche provenienti dai beni alimentari e industriali. La previsione di crescita viene rivista al ribasso per quest’anno e il prossimo, mentre le revisioni sull’inflazione sono contenute”.

Nella disamina della situazione economica degli stati membri dell’Ue, il commissario non ha evidenziato grandi differenze. “L’eterogeneità tra gli Stati membri rimane elevata in termini di performance di crescita – ha dichiarato Gentiloni.

In Italia, la crescita nel secondo trimestre ha sorpreso al ribasso, con una contrazione dello 0,4 per cento, trainata dal calo della domanda interna. Sebbene sia previsto un leggero rimbalzo nella seconda metà di quest’anno e nel prossimo, le proiezioni di crescita annuale sono state riviste al ribasso a partire dalla primavera. Si prevede che il Pil italiano crescerà dello 0,9 per cento nel 2023 e dello 0,8 per cento nel 2024”.

Il commissario europeo ha posto la sua attenzione anche al mercato del lavoro, parlando di occupazione e disoccupazione, di salari e di capacità di acquisto.

“L’occupazione ha continuato a crescere nella prima metà di quest’anno, mentre il tasso di disoccupazione è diminuito ulteriormente, raggiungendo a luglio il 5,9% nell’UE e il 6,4% nell’area dell’euro.

La reazione del mercato del lavoro al rallentamento della crescita economica dovrebbe essere moderata. Ciò è dovuto alla continua tensione del mercato del lavoro, nonostante alcuni segnali di raffreddamento, e, forse, all’accumulo di manodopera dovuto alla carenza di competenze. Non si prevede nemmeno un aumento significativo della disoccupazione.

I salari nominali hanno continuato a crescere, ma ancora a tassi leggermente inferiori all’inflazione. Di conseguenza, il potere d’acquisto dei dipendenti ha continuato a diminuire, ma in misura più moderata rispetto ai trimestri precedenti. L’anno prossimo, tuttavia, si prevede un aumento dei salari reali poiché l’inflazione è destinata a diminuire e i salari aumenteranno ulteriormente”.

Le previsioni per il prossimo anno dovrebbero vedere l’inflazione moderarsi in tutta l’Ue, soprattutto nei sei maggiori stati membri. Necessario prestare attenzione a i possibili rischi legati agli effetti della guerra russo ucraina e ai cambiamenti climatici.

Nonostante lo scenario prospettato non sia dei migliori, Gentiloni conclude con una nota di ottimismo.

“Dobbiamo avere fiducia e fiducia nel futuro dell’economia europea. C’è molto che possiamo fare per sostenere una crescita sostenuta e sostenibile. L’efficace attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza rimane una priorità fondamentale. Dovrebbero essere perseguite politiche fiscali prudenti e favorevoli agli investimenti, in sintonia con gli sforzi continui delle nostre banche centrali per domare l’inflazione. Il coordinamento e l’agilità delle politiche fiscali sarebbero fondamentali. Infine, dobbiamo lavorare con determinazione per concludere entro la fine dell’anno un accordo sulla riforma delle nostre regole fiscali”.

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