Boom di accessi per il Fondo per l’innovazione in agricoltura di Ismea, che a un’ora dall’apertura ha registrato più di 27.000 ingressi al sistema e un totale di 4.500 domande in compilazione.
Il click day è partito alle 12 del 27 novembre e in poche ore sono state esaurite tutte le risorse stanziate per il 2023. Alle 16.15 risultavano convalidate complessivamente 1.883 domande, di cui 1.696 a valere sulla dotazione nazionale e le restanti 187 a valere sulla riserva per le imprese con sede operativa nelle zone colpite dall’alluvione del maggio 2023.
Con una dotazione finanziaria pari a 75 milioni, di cui 10 milioni per le Pmi con sede nelle zone dell’alluvione, obiettivo del Fondo è “favorire lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all’incremento della produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché per l’utilizzo di sottoprodotti”, si legge sul sito Ismea.
A tale scopo il contributo può essere utilizzato per finanziare:
a) macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura;
b) macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia;
c) macchine per la zootecnia;
d) trattrici agricole;
e) investimenti per la pesca e l’acquacoltura.
La grande partecipazione al Fondo non lascia dubbi, le aziende italiane vogliono innovazione. Allo stesso tempo in molti casi le Pmi non sono in grado di sostenere da soli gli investimenti che questo cambiamento necessita. Da qui l’assalto al portale Ismea e l’importanza dei fondi pubblici, che però restano insufficienti a soddisfare la platea delle aziende italiane.
Agenzia Adnkronos | 28/04/2024
