Fisco: +10,7 per cento di entrate tributarie erariali nel primo quadrimestre 2022

Vanessa Pompili
10/06/2022
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Ammontano esattamente a 148.311 milioni di euro, con un incremento di 14.279 milioni di euro (+10,7 per cento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica nel periodo che intercorre da gennaio ad aprile 2022. “Il significativo incremento registrato nel quadrimestre – dicono dal Mef – è influenzato sia dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, sia dagli effetti del D.L. n. 34/2020 (c.d. “decreto Rilancio”) e del D.L. n. 104/2020 (c.d. “decreto Agosto”), che avevano disposto, nel 2020, le proroghe delle sospensioni dei versamenti e successivamente, nel 2021, la ripresa degli stessi consentendo ai contribuenti di rateizzarli”.

 Secondo le previsioni del ministero dell’Economia e delle Finanze la rateizzazione dei versamenti potrà determinare effetti di gettito anche nel corso dei prossimi mesi del 2022.

Intanto nel mese di aprile le entrate tributarie sono state pari a 34.909 milioni di euro (+658 milioni di euro, +1,9 per cento). In particolare, le imposte dirette hanno avuto una diminuzione del gettito di 1.511 milioni di euro (-9,0 per cento) e le imposte indirette hanno registrato un andamento positivo pari a 2.169 milioni di euro (+12,4 per cento).

Entrate da accertamento e controllo – Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si attestano a 4.133 milioni di euro (+1.794 milioni di euro, +76,7 per cento) di cui: 2.460 milioni di euro (+1.379 milioni di euro, +127,6 per cento) sono affluiti dalle imposte dirette e 1.673 milioni di euro (+415 milioni di euro, +33,0 per cento) dalle imposte indirette. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non risulta omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto 2021 (Decreto legge n. 73/2021, cosiddetto “decreto sostegni-bis”).

Entrate da giochi – Le entrate relative ai giochi ammontano a 4.854 milioni di euro (+1.307 milioni di euro, +36,8 per cento).

Imposte dirette – Nel primo quadrimestre 2022 le imposte dirette ammontano a 78.466 milioni di euro, con un aumento di 3.554 milioni di euro (+4,7 per cento).

Il gettito dell’IRPEF si è attestato a 67.401 milioni di euro con un aumento di 1.824 milioni di euro (+2,8 per cento). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno registrato un incremento di 1.354 milioni di euro (+4,5 per cento) e le ritenute lavoratori autonomi di 307 milioni di euro (+7,6 per cento) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno avuto una diminuzione di 134 milioni di euro (-0,4 per cento). Significativi incrementi di gettito si sono registrati per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+ 1.309 milioni di euro, +165,3 per cento) per effetto dell’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021. Anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni ha registrato un incremento (+1.039 milioni di euro, +102,9 per cento) attribuibile al positivo andamento delle posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, e ai rendimenti.

Si segnala la diminuzione dell’IRES pari a 218 milioni di euro (-15,1 per cento) e dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale, pari a 1.185 milioni di euro (-32,4 per cento). Le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche hanno registrato un incremento del gettito di 211 milioni di euro (+25,3 per cento).

Imposte indirette – Le imposte indirette ammontano a 69.845 milioni di euro, con un incremento di 10.725 milioni di euro (+18,1 per cento). All’andamento positivo ha contribuito l’IVA, con un aumento del gettito di 8.045 milioni di euro (+21,5 per cento), in particolare la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 5.668 milioni di euro (+17,2 per cento), mentre l’IVA sulle importazioni ha registrato un aumento di 2.377 milioni di euro (+55,1 per cento). Quest’ultimo risultato è legato, in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita.

Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta sulle assicurazioni (+10 milioni di euro, +2,9 per cento) e l’imposta di registro (+216 milioni di euro, +13,6 per cento) mentre l’imposta di bollo ha avuto una variazione negativa (-352 milioni di euro, -14,0 per cento).

Vanessa Pompili