Fieragricola: innovazione, tecnologie e sostenibilità in agricoltura

Vanessa Pompili
30/01/2024
Tempo di lettura: 6 minuti
drone in agricoltura

Con undici padiglioni occupati e un’area esterna destinata alle prove dinamiche dei mezzi agricoli, 820 espositori provenienti dall’Italia e da 20 Paesi esteri, delegazioni e buyer internazionali provenienti da 20 Paesi accreditati, 52mila metri quadrati occupati, la presenza istituzionale del ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Verona si conferma la capitale dell’agribussines con Fieragricola 2024, la rassegna internazionale di agricoltura in programma dal 31 gennaio al 3 febbraio.

Fieragricola è un format trasversale in grado di rappresentare meccanica agricola, zootecnia, colture specializzate come vigneto, frutteto, olivo, energie rinnovabili, chimica verde, servizi e multifunzionalità delle imprese agricole, tecnologie hi-tech per la crescita dell’agricoltura sostenibile.

Mentre in Europa esplodono focolai di proteste dei coltivatori e allevatori riguardo le politiche comunitarie e l’innalzamento dei prezzi dei carburanti, la 116esima edizione della manifestazione dedicata all’agribussines, promuove il rafforzamento dell’agricoltura europea che potrebbe fare da traino allo sviluppo dei mercati locali, trasmettendo un impulso economico positivo alle filiere agroalimentari e agli scambi commerciali anche all’interno dell’Unione doganale africana, all’accordo di libero scambio che abbraccia 52 Paesi, limitando le migrazioni economiche e climatiche, alla luce del ruolo di tutela della biodiversità e della resilienza che può svolgere il settore agricolo.

Particolarmente sviluppata l’area dedicata ad approfondimenti, focus verticali e dibattiti, con 140 convegni in programma nei quattro giorni di manifestazione e l’attenzione mirata alla crescita formativa del comparto agricolo, in un’era in cui l’accelerazione verso l’hi-tech, la robotica, l’Intelligenza Artificiale è ritenuta essenziale per restare al passo con le sfide dell’agricoltura moderna, alle prese con un percorso a ostacoli verso la transizione verde e quella digitale, cercando di salvaguardare la redditività delle imprese agricole e delle catene di approvvigionamento, di assicurare tracciabilità e certificazione dell’origine e della qualità delle produzioni.

“Dal 1898 Fieragricola significa innovazione, progresso, spinta alla ricerca per migliorare la produttività in campo, garantire sicurezza alimentare, assicurare redditività e sviluppo alle filiere agricole e dopo 125 anni lo spirito della manifestazione è rimasto il medesimo – dichiara il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo. “Oggi siamo alle prese con nuove sfide, ma il bisogno di cibo sano e sicuro resta un obiettivo da conseguire su scala mondiale e il ruolo dell’Unione europea, attraverso politiche mirate di crescita, deve essere rafforzato. Anche attraverso il ruolo delle fiere, luoghi di proposta, dibattito, offerta espositiva e di scambio innanzitutto culturale e formativo, prima ancora che commerciale”.

Filo conduttore di questa edizione, l’intensità dei fenomeni meteorologici legati ai cambiamenti climatici che hanno reso e stanno rendendo complesso il percorso di crescita dell’agricoltura. Il settore agricolo deve rafforzare la propria resilienza, adattandosi alle nuove condizioni e mitigando gli effetti di una progressiva tropicalizzazione del meteo e desertificazione dei suoli, individuando nuovi modelli produttivi, in grado di coniugare sostenibilità, circolarità e produttività, alla luce di un progressivo aumento della popolazione mondiale e di una richiesta crescente su scala mondiale di proteine nobili. Il climate change è solo uno dei temi che Fieragricola propone per i propri stakeholder: agricoltori, allevatori, contoterzisti, veterinari, operatori delle filiere agricole, ma anche studenti. Sotto la lente di una sessione convegnistica di circa 140 convegni in quattro giorni, i temi del benessere animale, delle energie rinnovabili, delle produzioni tipicamente Made in Italy come vigneto, frutteto, oliveto, la transizione green e i focus legati alle tecnologie, alla digitalizzazione, alla tutela del suolo, alla Politica agricola comune (Pac) a un anno dall’entrata in vigore di una riforma che lascia significativi margini di manovra agli Stati membri per sostenere il percorso verso produzioni sostenibili.

“Nel contesto di un’agricoltura che deve necessariamente sviluppare una maggiore resilienza, incrementare le produzioni e diminuire gli sprechi alimentari per rispondere ai bisogni di una popolazione mondiale che nel 2030 potrebbe superare gli 8,5 miliardi di persone – afferma il direttore commerciale di Veronafiere, Raul Barbieri – al pari dell’innovazione tecnologica la formazione è un elemento essenziale per la crescita dell’agricoltura e per favorire un ricambio generazionale che è vitale per il futuro delle aree rurali. E proprio la formazione, attraverso convegni, workshop e approfondimenti, costituisce un pilastro portante di Fieragricola 2024”.

Sono sette i padiglioni dedicati alla meccanizzazione, il segmento della mobilità dedicata al lavoro in agricoltura che fin dalla nascita di Fieragricola nel 1898, ha rappresentato un pilastro dell’innovazione (solo nel 2022 in Italia sono stati erogati prestiti per l’acquisto di macchine e attrezzature agricole superiori ai 4 miliardi di euro), che ha permesso di ridurre gli sforzi nei campi, di razionalizzare la manodopera, di migliorare la qualità della vita degli agricoltori, concedendo loro un po’ di tempo libero. Oggi la sfida passa dall’agricoltura di precisione, strumento ineluttabile per compiere un passo verso il futuro e contrastare gli effetti di cambiamenti climatici, declinare un’agricoltura più verde, ridurre i passaggi sul terreno evitando il compattamento del suolo (causa di minore produttività). Agricoltura di precisione che, in termini di bilancio, costituisce una delle vie obbligate per migliorare la competitività delle imprese agricole, a fronte di una volatilità dei mercati che nell’attuale fase di incertezza geopolitica e di cambiamenti climatici, è una variabile che sta assumendo il ruolo di una costante. Ad oggi le aziende agricole digitali sono oltre 180.000 in Italia, oltre il 16% del totale, con ritmi di crescita dinamici. I sostegni agli investimenti nel segmento della meccanizzazione non mancano. Agricoltura di precisione, IoT, droni, significano non solo più efficienza, ma allo stesso tempo maggiore sicurezza sul lavoro. Gli incentivi per rinnovare la flotta in campo non mancano, dai 400 milioni stanziati all’interno del Pnrr per l’acquisto di trattori elettrici e a biometano ai 225 milioni stanziati direttamente dal ministero dell’Agricoltura, fino ai 90 milioni messi a disposizione dall’Inail per migliorare appunto la sicurezza dei lavoratori, secondo quanto ha riassunto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, allo scopo di “modernizzare, aumentare la produzione, rendere più sicura la vita degli agricoltori»”.

Fieragricola si delinea anche come una vetrina internazionale, con espositori provenienti da 20 Paesi (Austria, Repubblica Ceca, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Libano, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria) e delegazioni di buyer esteri selezionati sulla base delle richieste degli espositori con la collaborazione di ITA – Ice Agenzia e provenienti da Albania, Algeria, Armenia, Azerbaijan, Cile, Costa Rica, Croazia, Danimarca, Egitto, Etiopia, Georgia, Ghana, Guatemala, Kazakhstan, Kenya, Macedonia del Nord, Mozambico, Pakistan, Polonia, Repubblica Ceca, Senegal, Serbia, Slovacchia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ungheria e Uzbekistan e che potranno contare su incontri B2B specifici per ogni segmento della manifestazione. La zootecnia, con tre padiglioni, si conferma regina della manifestazione, fra spinte tecnologiche – la robotizzazione è solo uno degli strumenti in mano agli allevatori per migliorare il controllo e il benessere animale, per razionalizzare la gestione della manodopera, per ridurre l’utilizzo di antibiotici e medicinali – e valorizzazione dei reflui nella duplice direzione della fertilizzazione organica e della produzione energetica di biogas e biometano, in ottica di circolarità dell’agricoltura. I focus espositivi riguarderanno, in particolare, la nutrizione e la salute animale, le attrezzature zootecniche per l’allevamento bovino e suino, le energie da fonti rinnovabili connesse al segmento zootecnico, la genetica.

Vanessa Pompili