Festival dell’economia di genere a Roma: gli interventi di Roccella e Bellucci

Giampiero Castellotti
18/04/2024
Tempo di lettura: 4 minuti
Maria Teresa Bellucci Vice Ministro Del Lavoro E Delle Politiche Sociali
Maria Teresa Bellucci

La seconda giornata del  Festival Internazionale dell’Economia di Genere. Cultura, Lavoro Diritti. Dialogo sulla Parità, in corso a Villa Altieri a Roma, zona San Giovanni (16-17-18 aprile), si è aperta con un messaggio del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano letto da Elisabetta Migliorelli, presidente dell’associazione Oltre, che ha realizzato il Festival. “La cultura ha un ruolo fondamentale, perché è capace di portare le persone a una riflessione più elaborata e profonda sul valore di un mondo in cui il femminile e il maschile contribuiscano in egual modo, ciascuno con le proprie peculiarità e il giusto riconoscimento, all’evoluzione umana e allo sviluppo della comunità”.

Tanti gli ospiti illustri della giornata fra i quali Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, che è intervenuta sull’argomento “Occupazione delle donne e Pil”, spiegando: ”Fare entrare maggiormente nel mercato del lavoro le donne significa avere un beneficio di carattere economico. I dati Ocse ci dicono che  c’è un aumento del Pil che arriva fino al 3,5% e quindi evidentemente c’è un beneficio che riguarda la nostra economia e poi certamente il cambiamento e le transizioni che stiamo vivendo possono essere sostenute proprio dal mondo femminile quindi dalle capacità  femminili: la capacità di cooperare, la capacità di poter avere una prospettiva a lungo termine e che riguarda il sostegno ad una comunità ampia che si prende cura evidentemente di tanti bisogni che sono di carattere sociale,  culturale e anche di carattere economico.

Ciò che il governo sta facendo – ha continuano l’esponente politica – è cercare di supportare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Lo sta facendo attraverso  misure concrete, stanziando importanti fondi. In due leggi di bilancio abbiamo stanziato 2 miliardi e mezzo, fatto interventi sull’assegno unico dei figli a carico e sulla  decontribuzione del lavoro femminile per le donne che hanno più figli, non perché le donne con più figli debbano essere più attenzionate rispetto a quelle senza figli, ma perché c’è una maggiore esclusione delle donne con figli da mercato del lavoro.  Abbiamo anche aumentato  le agevolazioni per le imprese, per poter accogliere donne all’interno della loro attività e agevolando fiscalmente questo ingresso. Abbiamo sostenuto anche finanziamenti per l’imprenditoria femminile, abbiamo reso strutturale il reddito di libertà cioè per quelle donne che purtroppo subiscono violenze e che hanno Il diritto di poter scegliere per la loro vita e di vedere un Stato che sia a fianco alle loro necessità. Insomma le iniziative sono state tante in questi 18 mesi. Sappiamo che però non bastano e continueremo a lavorare per poter fare delle politiche che abbiano al centro il diritto di ogni cittadino di poter autodeterminarsi attraverso il lavoro e,  in particolare,  il diritto delle donne che devono essere maggiormente incentivate e non escluse come ancora accade, nonostante il record di occupazione femminile che abbiamo raggiunto in questi mesi.  Bisogna far sì che ogni donna possa partecipare a questa riuscita e alla crescita della nostra nazione”.

E’ poi intervenuta sul tema “Lavoro, famiglia e natalità” Eugenia Maria Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità ed ha parlato delle azioni contro la violenza economica: “C’è un cambiamento culturale da fare, abbiamo una percentuale molto alta di donne che non hanno un conto bancario loro, abbiamo problemi di educazione, di alfabetizzazione finanziaria di base, sulla quale stiamo intervenendo. Ultimamente  abbiamo firmato un patto con l’ABI, che ha anche realizzato una guida contro la violenza economica. Dobbiamo andare avanti sia sulla sensibilizzazione culturale soprattutto nei confronti degli uomini e sia anche nel raggiungimento dei nostri obiettivi di libertà e di autonomia. Altro passo la certificazione di genere delle imprese. Abbiamo ampliamente raggiunto e superato gli obiettivi che ci eravamo prefissati con il PNRR”.

“Oggi – ha continuato la ministra – sono 1600 le imprese certificate, a cui abbiamo affiancato il codice di autodisciplina  mirato su un punto fondamentale sul gap salariale e anche pensionistico delle donne. E ancora, altro impegno del governo per le donne che dopo l’assenza per maternità devono poter riprendere la progressione di carriera senza essere penalizzate.  La maternità non può essere una penalizzazione lavorativa ed economica, su questo tema stiamo andando avanti perché riteniamo che l’autonomia e la libertà delle donne siano non soltanto fondamentali per la nostra vita quotidiana, ma anche per lo sviluppo del paese e per abbassare il livello di violenza di oggi. Riteniamo che alla lunga l’autonomia, la libertà delle donne e anche la loro autonomia economica siano non solo fondamentali per lo sviluppo dell’intero Paese e per abbassare il livello di violenza che oggi dobbiamo constatare”.

Giampiero Castellotti