FAO: crescono malnutrizione e fame nel mondo

Vanessa Pompili
03/03/2023
Tempo di lettura: 3 minuti
Fame Poverta

Sono quasi 3,1 miliardi le persone nel mondo che non possono permettersi una dieta sana, che offre una varietà di alimenti ricchi di nutrienti. Il numero si riferisce al 2020 con un aumento di 112 milioni di persone in più rispetto al 2019. A farlo sapere è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) che ha reso disponibili gli indicatori paese per paese sulle diete salutari mostrandone il costo, anche per gruppo alimentare, e il numero di individui che non possono permettersele. I dati servono a ricordare che anche se il mondo ha compiuto progressi nel fornire calorie sufficienti per nutrire la popolazione globale, rimane ancora lunga la strada da percorrere per nutrire in modo sostenibile tutte le persone, ovunque esse siano.

Il fenomeno si verifica principalmente in Asia, dove in un anno, 78 milioni di persone in più non sono in grado di permettersi questa dieta, seguita dall’Africa (25 milioni in più persone), e in misura minore da America Latina e Caraibi e Nord America ed Europa (rispettivamente 8 e 1 milione di persone in più).

In dodici paesi dell’Africa, oltre il 90 per cento della popolazione non può permettersi regolarmente una dieta sana.

Lo stesso vale per più della metà della popolazione in 53 paesi per i quali sono disponibili i dati. In 26 paesi tale cifra è inferiore all’1 per cento.

Nonostante le speranze che il mondo uscisse dalla pandemia di Covid-19 nel 2021 e che la sicurezza alimentare iniziasse a migliorare, la fame nel mondo è aumentata ulteriormente nel 2021. Dopo essere rimasta relativamente invariata dal 2015, la prevalenza della denutrizione (PoU) è passata da 8,0 a 9,3 percento dal 2019 al 2020 ed è aumentato a un ritmo più lento nel 2021 al 9,8 percento.

Secondo la FAO “l’ulteriore aumento della fame nel mondo nel 2021 riflette le disuguaglianze esacerbate tra e all’interno dei paesi a causa di un modello ineguale di ripresa economica tra i paesi e perdite di reddito non recuperate tra le persone più colpite dalla pandemia di COVID-19, il tutto in un contesto di diminuzione delle misure di protezione sociale che era stato implementato nel 2020”.

Nel 2021, la fame ha colpito 278 milioni di persone in Africa, 425 milioni in Asia e 56,5 milioni in America Latina e Caraibi, rispettivamente il 20,2, il 9,1 e l’8,6 per cento della popolazione. Mentre la maggior parte delle persone denutrite del mondo vive in Asia, l’Africa è la regione dove la prevalenza è più alta.

Si stima che nel 2030 saranno ancora denutrite quasi 670 milioni di persone, l’8 per cento della popolazione mondiale.

“Mettere fine alla fame, all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione in tutte le sue forme (comprese la denutrizione, le carenze di micronutrienti, il sovrappeso e l’obesità) significa molto di più che garantire cibo a sufficienza per sopravvivere: anche ciò che le persone mangiano deve essere nutriente – ha affermato David Laborde, direttore della Divisione Economia Agroalimentare della FAO. “Tuttavia, un ostacolo chiave è l’alto costo degli alimenti nutrienti e la scarsa accessibilità di diete sane per un gran numero di persone in tutto il mondo”.

Vanessa Pompili