Energia, Aidda: accelerare la transizione per evitare la deindustrializzazione

Redazione
09/12/2022
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Aidda

La questione energetica rimane la priorità per il nostro Paese: un problema che tocca direttamente famiglie e aziende, mettendo a serio rischio la tenuta sociale ed economica, e che sta spingendo molti imprenditori a fare un passo indietro. L’Italia però non può permettersi una deindustrializzazione. Occorre accelerare il piano di transizione energetica, perché il tema, ormai è evidente, non è più se attuarlo ma in quali modalità”. 

A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda.

Più produttori energetici non hanno dato certezze sulle forniture e i contratti del prossimo anno pongono le aziende, soprattutto al Sud, davanti a troppe incertezze. Il Servizio di Salvaguardia sul fronte energetico delle aziende non si sta rivelando sufficiente e anzi le imprese che non hanno un contratto di somministrazione energetica per il 2023 rischiano di rimanere scoperte o di pagare cifre molto più alte – prosegue Giachetti -. Non possiamo quindi che valutare positivamente il decreto sulle Comunità energetiche emanato dal ministro della Transizione Ecologica e in particolare l’avvio della pubblica consultazione online. Un passo fondamentale e molto atteso”.

“Al tempo stesso va sottolineato un punto che riteniamo sia importante modificare: la richiesta di realizzare gli impianti energetici destinati allo scambio nelle comunità energetiche solo dopo l’entrata in vigore del provvedimento rappresenta un ulteriore elemento di ritardo, avendo in molti negli ultimi due anni già iniziato a lavorare per l’installazione. Con  questa previsione tutti gli impianti ora in costruzione sarebbero esclusi dalla possibilità di venire utilizzati per gli scambi dentro le comunità, e questo sarebbe un problema. Si tratta – conclude la presidente di Aidda – di un aspetto su cui intervenire per non rallentare ulteriormente una transizione ormai urgente”.

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