Eliminare lo Spid, la nuova proposta del governo

Nataliya Bolboka
23/12/2022
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Spid

Alessio Butti, sottosegretario all’Innovazione tecnologica, ha proposto di eliminare lo Spid. Durante un intervento per i festeggiamenti dei dieci anni di Fratelli d’Italia, il sottosegretario ha dichiarato: “Dovremmo spegnere gradualmente lo Spid e avere la carta d’identità elettronica (Cie) come unico strumento di identità elettronica digitale per facilitare la vita degli italiani”.

Lo Spid, Sistema Pubblico di Identità Digitale, permette di accedere ai servizi digitali della pubblica amministrazione. Nonostante sia stato introdotto già nel 2014, si è diffuso tra la popolazione principalmente dopo l’inizio della pandemia, quando è diventato obbligatorio per l’accesso a numerosi siti e app, come AppIO. Oggi sono circa 33,3 milioni gli italiani che utilizzano lo Spid.

I servizi dello Spid vengono forniti da nove gestori, i cosiddetti “identity provider”, anche se il più utilizzato è quello di Poste Italiane. Se venisse sostituito dalla carta d’identità elettronica, la produzione sarebbe unicamente di competenza dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Secondo quanto riferito dal sottosegretario in una lettera pubblicata dal Corriere della Sera, l’obiettivo è avere un’unica identità digitale, nazionale e gestita dallo Stato. Il governo sta quindi studiando un modo per realizzare il passaggio.

Cefriel

Anche Alessandro Cattaneo, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha confermato che vi sia una discussione in merito. “Non possiamo ignorare che ci sono alcune categorie, come gli anziani, che incontrano difficoltà nell’utilizzarlo” ha dichiarato.

Le difficoltà nell’ottenere lo Spid sarebbero tra i motivi principali che hanno spinto il governo a rivedere lo strumento. La procedura, infatti, è piuttosto complicata, soprattutto se messa a confronto con quella per ottenere la carta d’identità elettronica. Allo stesso tempo, però, quest’ultima risulta più complessa nel funzionamento in quanto necessita di dispositivi NFC.

Alfonso Fuggetta, professore di Informatica al Politecnico di Milano e direttore scientifico e amministratore delegato del Cefriel, il centro per l’innovazione digitale fondato dalla stessa università, ha commentato: “A mio parere, prima di pensare a un unico sistema di identità digitale, è necessario innanzitutto diffondere maggiormente l’uso della carta di identità digitale e renderla semplice da utilizzare al pari dello Spid”.

Nataliya Bolboka