Elezioni europee: in crescita l’interesse dei cittadini

Vanessa Pompili
23/04/2024
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elezioni europee

L’ultimo sondaggio Eurobarometro del Parlamento europeo, in vista delle elezioni di giugno, rivela la consapevolezza dei cittadini europei per l’attuale contesto geopolitico, accompagnata da una buona dose di preoccupazione. A poche settimane dal voto, la pubblicazione pre-elettorale rivela una tendenza positiva e in crescita dei principali indicatori di interesse dei cittadini dell’Ue. L’attenzione per le elezioni, la consapevolezza di quando si svolgeranno e la probabilità di votare sono tutti in crescita rispetto all’ultima rilevazione dell’autunno 2023. Gli aumenti sono ancora più evidenti rispetto al sondaggio della primavera 2019 (tre mesi prima delle precedenti elezioni europee).

Secondo quanto rilevato, il 60% dei cittadini europei dichiara di essere interessato a votare alle elezioni che si terranno dal 6 al 9 giugno, in Italia l’8 e 9. Il 71% afferma che è probabile che vada a votare, pari a +3 punti percentuali rispetto all’autunno 2023 e a +10 punti percentuali rispetto a febbraio/marzo 2019. Su questo fronte i dati italiani sono simili: il 59% è interessato alle prossime elezioni e il 70% andrebbe a votare alle elezioni se fossero la prossima settimana.

I risultati suggeriscono che i cittadini dell’Ue sono molto consapevoli dell’importanza delle elezioni nell’attuale contesto geopolitico, con otto intervistati su dieci (81%) che concordano sul fatto che ciò rende il voto ancora più importante. Un’ampia maggioranza in tutti gli Stati membri approva questa affermazione.

La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, commentando i risultati del sondaggio, afferma: “Il 2024 è un anno elettorale importante, con elezioni che si svolgeranno in Europa ma anche negli Stati Uniti, in India, nel Regno Unito e in molti altri Paesi. L’esito di queste elezioni sarà con ogni probabilità cruciale per il futuro della democrazia nel mondo. Invito i nostri cittadini a votare alle prossime elezioni europee, a partecipare a questo anno storico e a rafforzare la democrazia europea”.

All’avvicinarsi della conclusione di questa legislatura, l’81% dei cittadini dell’Ue ha un’immagine positiva o neutra del Parlamento europeo, mentre solo il 18% ha una visione negativa. Inoltre, la maggioranza dei cittadini Ue (56%) vorrebbe che il Pe svolgesse un ruolo più importante, mentre solo il 28% vorrebbe il contrario e il 10% vorrebbe mantenere il ruolo attuale.

Gli italiani apprezzano il Parlamento europeo più della media EU27: il 45% ha un’opinione totalmente positiva contro il 41% europeo. L’apprezzamento si riscontra soprattutto tra i giovani (62% tra i 15 e i 24 anni) e scende man mano che si sale (40% over 55).

Quali sono i temi privilegiati dai cittadini da affrontare durante la campagna elettorale? La lotta alla povertà e all’esclusione sociale (33%) e il sostegno alla sanità pubblica (32%) sono i principali temi di interesse per i cittadini europei. Il sostegno all’economia e alla creazione di nuovi posti di lavoro, nonché la difesa e la sicurezza dell’Ue sono entrambi al terzo posto (31%). L’importanza che i cittadini attribuiscono alla difesa e alla sicurezza dell’Ue è aumentata nel corso della legislatura, soprattutto alla luce della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. La difesa e la sicurezza dell’Ue sono ora indicate come prima (o prima a pari merito) priorità della campagna elettorale in nove Paesi, con i risultati più alti in Danimarca (56%), Finlandia (55%) e Lituania (53%).

Rispetto alla media EU27, gli italiani vogliono parlare di più di salute pubblica (38% vs 32%) e creazione di più posti di lavoro e aiuto all’economia (41% vs. 31%). Questi due sono anche i due temi che gli elettori italiani hanno detto di voler al centro della campagna elettorale. Maggiore attenzione, sempre rispetto alla media, anche per diritti dei consumatori (25% vs 14%) e per l’indipendenza energetica (24% vs 17%). Minore invece alla difesa (23% vs. 31%).

Vanessa Pompili