Economia a rilento, RTT cala dello 0,4 per cento e produzione modesta

Nataliya Bolboka
29/02/2024
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Economia

A gennaio il volume di attività economica del nostro Paese registra un moderato calo dello 0,4 per cento. A rivelarlo è l’analisi del Real time turnover index (RTT) del centro studi di Confindustria, costruito sulla base dei dati di fatturazione elettronica delle imprese, destagionalizzati e deflazionati.

Dopo “il trascinamento positivo, già piuttosto contenuto, ereditato dal 2023”, il primo trimestre del 2024 si è aperto in calo, fa sapere il centro studi, con un andamento negativo da imputare al settore delle costruzioni.

Se alla fine del 2023 si è registrato un balzo legato alla scadenza degli incentivi, con il nuovo anno e la fine delle agevolazioni l’RTT nelle costruzioni ha subito un calo molto marcato. Di contro, a sostenere la dinamica complessiva dell’RTT sono i servizi. Lo scorso dicembre avevano raggiunto il più 2,7 per cento e a gennaio proseguono la dinamica ascendente registrando un ulteriore 1,1 per cento.

Dato positivo anche per l’industria, che dopo la flessione dello scorso dicembre, segna un più 3,2 per cento. Questo elemento, insieme al calo delle scorte Istat a inizio anno, suggerisce un debole aumento di produzione, fanno sapere gli economisti di Confindustria.

Aumento che però sembrerebbe molto modesto. Stando alla rilevazione di febbraio dell’indagine rapida sulla produzione industriale, infatti, più della metà del campione di grandi imprese si attende un “un livello di produzione stabile rispetto al mese precedente (53,7 per cento)”.

Il risultato appre in linea con le rilevazioni dello scorso mese, “evidenziando pertanto una certa stabilizzazione della produzione”. A migliorare sono soprattutto le aspettative sull’andamento della domanda e degli ordini, con un saldo che dal 5,4 per cento di gennaio passa al 10,9 per cento.

Al contrario peggiorano le aspettative sui costi di produzione, con un saldo negativo dell’8,9 per cento (da meno 2,5 per cento di gennaio) tra imprese che riportano una riduzione e quelle che ne segnalano un aumento.

Saldo negativo anche per la disponibilità di manodopera, che dal meno 1,8 per cento di gennaio scende al meno 2,3 per cento. In generale, quindi, la situazione resta abbastanza critica con un “divario tra la quota di imprese che hanno riportato un miglioramento delle condizioni finanziarie e quella di chi ha riportato un peggioramento scende di nuovo sui valori di dicembre (meno 2,1 per cento da meno 0,1 per cento)”.

Nataliya Bolboka