Dal Mimit 13 mld per la transizione digitale e green delle imprese

Redazione
27/02/2024
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transizione 5.0

È stato approvato ieri, 26 febbraio, durante il Consiglio dei ministri il decreto-legge Pnrr, che introduce il nuovo “Piano Transizione 5.0”, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Il programma mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese attraverso un innovativo schema di crediti d’imposta.

Il Piano mette a disposizione 6,3 miliardi di euro, che si vanno ad aggiungere ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio. Complessivamente, quindi, per il biennio 2024/2025 è previsto un finanziamento di 13 miliardi di euro a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane.

Soddisfatto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha commentato: “Il Piano Transizione 5.0 è architrave della nostra politica industriale, per consentire alle nostre imprese di innovarsi per vincere la sfida della duplice transizione digitale e green, nei due anni decisivi 2024/2025, in cui si ridisegnano gli assetti geoeconomici. Oltre agli investimenti in beni strumentali, la misura è orientata anche alla formazione dei lavoratori, perché le competenze sono il fattore che fa la differenza soprattutto per il nostro Made in Italy”.

Per favorire la transizione verso un’economia più sostenibile, il Piano prevede un credito d’imposta automatico non soggetto a dimensioni aziendali, settore di attività o localizzazione, per sostenere investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3 per cento (o al 5 per cento se calcolata sul processo interessato dall’investimento).

Nel programma saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un’unica rata. L’eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo.

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