Cipolla rossa di Tropea Calabria Igp: 20mila tonnellate di produzione certificata

Vanessa Pompili
28/02/2024
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Cipolla Rossa

Per i prossimi tre anni sarà ancora l’ente certificatore CSQA a effettuare i controlli per l’Indicazione geografica protetta Cipolla rossa di Tropea Calabria. L’autorizzazione è arrivata in questi giorni direttamente dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (Masaf).

Quella della Cipolla rossa di Tropea Calabria Igp è una filiera certificata che vale al consumo 60 milioni di euro e solo una dei 21 prodotti Dop Igp della regione che creano un valore economico pari a 30 milioni di alla produzione generato dal lavoro di 1.634 operatori (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2023).

Dolcissima, croccante e soprattutto rossa, la “Cipolla rossa di Tropea Calabria”, viene definita per le sue qualità “oro rosso di Calabria”. Ricca di antocianine (composti polifenolici solforati appartenenti alla famiglia dei flavonoidi), composta per il 90% di acqua, 1% di proteine, pochissimi grassi e alcuni elementi minerali di rilievo quali potassio, calcio e fosforo, dal punto di vista nutrizionale è un alimento che riveste un ruolo importanza per la flora batterica intestinale, con documentati risvolti benefici sulla salute.

Le peculiarità qualitative di questa varietà dipendono dal suo corredo genetico e dalla sua interazione con l’ambiente quali le peculiarità del terreno, la vicinanza al mare, la durata del giorno, la temperatura, l’umidità. Il prodotto è presente tutto l’anno nelle sue diverse tipologie: prodotto fresco o disidratato al sole, quindi scollettato o intrecciato, mentre il 20% della produzione è destinata alla trasformazione.

Antica la sua origine. Sembra che la cipolla sia stata introdotta dai Fenici nella zona del vibonese e, grazie ad importanti vie commerciali dell’epoca come il porto di Parghelia, diffondendosi in quel tratto di costa tra i mari “lametino” e “viboneto” che va da Amantea a Capo Vaticano. Si diffonderà con maggiore intensità nel periodo borbonico, quando verrà presentata nei mercati del nord Europa, diventando ben presto apprezzata. Con l’intensificarsi degli scambi commerciali alla metà del 1950, fu anche conosciuta ed apprezzata nei mercati d’oltre Oceano.

La zona di produzione della Cipolla rossa di Tropea Calabria Igp comprende i terreni idonei facenti parte del territorio amministrativo dei seguenti comuni calabresi: parte dei comuni di Fiume freddo, Longobardi, Serra d’Aiello, Belmonte, Amantea, in provincia di Cosenza; parte dei comuni di Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, Lamezia Terme, Curinga, in provincia di Catanzaro; parte dei comuni di Pizzo, Vibo Valentia, Briatico Parghelia, Zambrone, Zaccanopoli, Zungri, Drapia, Tropea, Ricadi, Spilinga, Joppolo, Nicotera, in provincia di Vibo Valentia.

Vanessa Pompili