Bonus assunzioni under 36 e donne, sale a 8mila euro la soglia

Nataliya Bolboka
16/01/2023
Tempo di lettura: 3 minuti

Lo sconto contributivo per aziende che assumono donne svantaggiate e giovani fino a 36 anni, arriva fino a 8mila euro annui.

La legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022, articolo 1, commi 297 e seguenti), infatti, ha innalzato da 6mila a 8mila euro all’anno la soglia dello sconto per datori di lavoro che assumono giovani under 36 o donne svantaggiate. Con un risparmio che va dai 407 a 600 euro al mese per ciascun lavoratore. Questo il dato che emerge dalla ricerca della Fondazione studi dei consulenti del lavoro realizzata per Il Sole 24 Ore del Lunedì, il “settimanale dei professionisti”.  

Entrambi i bonus sono stati introdotti già qualche anno fa. Nel 2012 con la legge “Fornero”, era entrato a regime lo sgravio del 50 per cento per le assunzioni di donne svantaggiate, ovvero disoccupate di lunga data, residenti al Sud, e impiegate in settori con forte disparità occupazionale di genere. Nel biennio 2021-2022, lo sgravio è passato al 100 per cento dei contributi dovuti e per un totale di 6mila euro all’anno.

Nel 2018, invece, era stato introdotto il bonus per i lavoratori under 35. In base alla norma, i datori che stabilizzavano o assumevano con contratto a tempo indeterminato giovani sotto i 35 anni di età avevano uno sgravio fiscale pari al 50 per cento dei contributi, fino a un totale di 3mila euro annui. Negli anni 2021-2022, la soglia era stata alzata a 6mila euro e il bonus esteso agli under 36.

Per entrambi i bonus, la soglia dello sconto contributivo è stata alzata a 8mila euro. In base alla relazione tecnica della legge di Bilancio 2023, la platea di beneficiari dovrebbe aggirarsi intorno ai 278mila per il bonus under 36 e agli 80mila lavoratrici per il bonus donne. In questo modo diminuiranno notevolmente i contributi Inps e i premi Inail pagati dal datore di lavoro e la spesa previdenziale a suo carico sarà quasi azzerata. Le nuove soglie, però, devono essere prima autorizzate dalla Commissione europea, quindi rese ufficiali tramite circolare Inps.

Inoltre, il datore di lavoro deve rispettare una serie di vincoli. Oltre alle regole generali valide per tutti gli incentivi, infatti, ve ne sono altre  specifiche per i singoli bonus. Per esempio per gli under 36 il giovane non deve aver mai avuto altri contratti a tempo indeterminato, mentre il datore di lavoro deve essere in regola con il DURC e non deve aver fatto licenziamenti nei sei mesi antecedenti e nei nove mesi successivi l’assunzione.

Nel caso del bonus per l’assunzione di donne svantaggiate lo sgravio è valido solo per alcune categorie precise di lavoratrici e l’assunzione deve prevedere un contratto a tempo indeterminato o un passaggio da determinato a indeterminato.

Nataliya Bolboka