Baranzate (Milano), inaugurata la Comunità solidale di energia rinnovabile

Giampiero Castellotti
15/04/2024
Tempo di lettura: 9 minuti
Baranzate

Inaugurata la Comunità solidale di energia rinnovabile di Baranzate (Cser), realizzata a sostegno delle famiglie in condizione di povertà energetica del Comune milanese.

La Cser Sol – Solari e Solidali è stata finanziata da Banco dell’energia, Ente Filantropico per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale, da Next Energy Foundation e da Fondazione AEM, una delle Fondazioni del Gruppo a2a.

Il progetto ha previsto l’installazione di impianti fotovoltaici su due luoghi dell’associazione La Rotonda: InOltre, uno spazio di 870 metri quadrati, sede dell’associazione La Rotonda, di Fondazione Inoltre e dell’Emporio della Solidarietà di Baranzate – che ha l’obiettivo di aiutare le famiglie più fragili del territorio – e la Porta di Baranzate sede dello Spazio 14:17 anni, 130 metri quadrati destinati agli adolescenti come luogo per ritrovarsi, imparare e crescere insieme.

L’impianto fotovoltaico di circa 87 KWp garantirà un risparmio nei consumi energetici dell’associazione La Rotonda, alimentando l’Emporio della Solidarietà di Baranzate e gli spazi dell’associazione con energia pulita. Il risparmio verrà poi restituito al territorio sotto forma di erogazioni liberali a sostegno dei costi energetici di famiglie in difficoltà. I soci della Cser attraverso la forma del “Volontariato energetico” contribuiranno a contrastare la povertà energetica del territorio, devolvendo parte degli incentivi ricevuti dalla condivisione di energia sotto forma di contributi ai soggetti interessati.

L’iniziativa si inserisce nel percorso del Banco dell’energia che, a partire dal Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, promuove una strategia a lungo termine per il contrasto a questo fenomeno. Vengono infatti finanziati e realizzati progetti su tutto il territorio nazionale che, partendo dal sostegno attraverso il pagamento delle bollette di qualsiasi operatore energetico o l’acquisto di elettrodomestici, la formazione sull’uso consapevole dell’energia, interventi di efficientamento delle abitazioni, arrivano fino alla promozione del modello delle comunità energetiche a carattere solidale.

Un impegno che mira a sviluppare risposte concrete e diffuse sui territori per garantire un accesso all’energia etico e sempre più inclusivo.

L’obiettivo della Cser di Baranzate è infatti quello della redistribuzione – al netto delle spese e nelle proporzioni stabilite dall’assemblea degli associati – dei ricavi derivanti dall’incentivo per l’energia condivisa o immessa in rete alle famiglie vulnerabili, senza alcun onere.

I numeri della povertà energetica in Italia. Un sostegno importante alla luce dei numeri della povertà energetica in Italia che, secondo l’Oipe, Osservatorio italiano sulla povertà energetica – in riferimento agli ultimi dati reali disponibili del 2022, si attesta al 7.7% del totale pari a 2 milioni di famiglie, cui se ne aggiungono altre a rischio scivolamento verso una condizione di vulnerabilità. Inoltre, secondo i dati Ipsos, il concetto di povertà̀ energetica è genericamente noto al 66% degli italiani, mentre solo circa il 6% conferma un’elevata familiarità̀ con il tema. La sensibilità̀ per l’argomento viene manifestata anche attraverso l’interesse ad entrare a far parte di una comunità̀ energetica (58%), contribuendo così alla soluzione del problema.

Cser: un investimento green. Il fotovoltaico, oltre ad aiutare le famiglie in difficoltà, è in grado di dare un contributo concreto per contrastare il cambiamento climatico. L’energia elettrica rinnovabile prodotta in 30 anni dall’impianto dell’APS La Rotonda a Baranzate, eviterà il rilascio nell’atmosfera di circa 1.100 tonnellate di CO2, una quantità assorbibile da circa 6.000 alberi.

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Patrizia Toia, vicepresidente Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre) del Parlamento europeo, Luca Elia, sindaco di Baranzate, Francesco Vassallo, vicesindaco della Città Metropolitana di Milano, Elena Eva Maria Grandi, assessore all’Ambiente e Verde del Comune di Milano, Luca D’Intino, funzione Promozione e Assistenza alla Pubblica Amministrazione GSE, oltre ai partner rappresentati da Roberto Tasca, presidente del Banco dell’energia, Alberto Martinelli, presidente della Fondazione AEM, Gianluca Boccanera, managing director NextEnergy Group, Samantha Lentini, presidente associazione La Rotonda e SOL Solari e Solidali, Illuminato Bonsignore, Ceo 3E Environment Energy Economy S.r.l.

“Le Comunità solidali di energia rinnovabile rappresentano una risposta importante al tema della povertà energetica unitamente al cambiamento del mix energetico, dal fossile alle rinnovabili. È molto bello trovare realizzazioni pratiche sui territori, grazie alla iniziativa di soggetti sociali, economici e alla collaborazione degli enti locali, delle innovazioni introdotte nella legislazione europea. Come abbiamo fatto parecchi anni fa con la previsione in una direttiva delle Comunità Energetiche e della possibilità di autoprodizione. Queste ulteriori evoluzioni che uniscono al modello delle Comunità la dimensione Solidale fanno capire il valore che possono e potranno avere da qui a lungo termine nell’accompagnare il cambiamento con l’attenzione alle fasce più vulnerabili e alla povertà energetica – il commento della vicepresidente Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre) del Parlamento Europeo, Patrizia Toia – L’inaugurazione odierna rappresenta un esempio di quali strumenti reali mettere in campo per una fruizione sempre più equa a livello energetico. Auspico che iniziative di questo tipo possano essere replicate nel tempo e su tutto il territorio nazionale”.

“La società moderna presenta numerosi problemi sociali e di conseguenza diversi tipi di povertà, tra le quali quella energetica si attesta come una delle più difficili da contrastare. La Città Metropolitana di Milano da tempo ha posto al centro del proprio operato la questione ambientale in tutte le sue sfaccettature, abbracciando iniziative come quella di oggi – ha commentato il Vicesindaco della Città Metropolitana di Milano, Francesco Vassallo – Con l’inaugurazione della Cser di Baranzate è stata, quindi, data una riposta concreta per il contrasto alla povertà energetica, e mi trovo a fare i complimenti ai vari protagonisti di questo progetto”.

“Il Comune di Milano sostiene convintamente lo sviluppo del modello Cser. A questo proposito lo scorso anno la Giunta ha dato il via libera all’avvio della sperimentazione di cinque progetti pilota di Cer solidali per cinque quartieri di Milano: Bovisa, Città Studi, Ghisolfa, Chiaravalle e nell’area di Niguarda-Affori – questo il commento dell’assessore all’Ambiente e Verde del Comune di Milano Elena Eva Maria Grandi.

Le sperimentazioni sono pensate con innovazioni tecnologiche di rilievo. La posa di impianti fotovoltaici su immobili di proprietà del Comune e la condivisione delle eccedenze permette, oltre che la riduzione dei consumi energetici, anche il miglioramento della coesione sociale tra i membri.

Più in generale, inoltre, lo sviluppo del parco fotovoltaico del Comune di Milano è una delle priorità alle quali ho chiesto di lavorare all’indomani della mia nomina in quanto tema determinante per la transizione ecologica e per la mitigazione degli effetti della crisi climatica. Già nel 2022, infatti, abbiamo approvato i progetti preliminari di 23 nuovi impianti fotovoltaici: 2 impianti sportivi; 2 Municipi; 10 scuole, oltre a 9 complessi di Edilizia residenziale pubblica”.

“L’inaugurazione della Comunità Solidale di Baranzate, la prima iniziativa di questo tipo avviata in Lombardia, rappresenta un’occasione per favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma contemporaneamente dimostra anche l’impegno della comunità a tracciare le coordinate per un futuro più equo, che permetta di non lasciare indietro nessuno, in particolare i più vulnerabili sia dal punto di vista energetico sia sociale: un obiettivo che Banco dell’energia si pone per ogni progetto che sceglie di sostenere – ha affermato il Presidente del Banco dell’energia, Roberto Tasca. “Desidero ringraziare tutti i partner che hanno reso possibile questa iniziativa, augurando di vederne germogliare presto di ulteriori in altri territori del nostro Paese”.

“Con grande gioia e orgoglio Fondazione Aem è parte del progetto che ha portato alla creazione della nuova Cser di Baranzate – queste le parole del Presidente di Fondazione Aem Alberto Martinelli – La condivisione di intenti tra i soggetti promotori della comunità di Baranzate, in primis l’associazione La Rotonda, e il settore privato ha contribuito allo sviluppo e alla realizzazione del modello di Cser che permetterà di aiutare direttamente, per diversi anni, 40 famiglie del territorio e molte altre che verranno coinvolte tramite modalità innovative.”

“Sol nasce come progetto multidimensionale: capace di generare effetti ambientali immediati e visibili, ma anche di proporre un modello sostenibile e scalabile di contrasto alla povertà energetica sui territori – dichiara Samantha Lentini, presidente dell’associazione La Rotonda e SOL Solari e Solidali – Il progetto Sol si può efficacemente riassumere attraverso tre concetti: comunità, condivisione, energia. La comunità non è solo beneficiaria delle azioni ad impatto sociale, ma diventa artefice di cambiamento. Condivisione: la produzione di energia da fonte rinnovabile se condivisa è capace di apportare nuove risorse economiche a beneficio del territorio. Energia: è quella fonte inesauribile che quando è autoprodotta e messa in circolo, genera legami buoni sui territori”.

“Oggi abbiamo celebrato uno dei primi casi in Italia di collaborazione virtuosa tra diverse anime del mondo profit e non profit per dar vita ad una iniziativa che può rispondere in maniera strutturale e durevole ad uno dei più rilevanti problemi del nostro tempo – ha commentato Gianluca Boccanera, managing director di NextEnergy Group. “E siamo davvero orgogliosi di aver contribuito alla definizione di questo progetto sin dai primi passi, supportando La Rotonda nel muoversi in un quadro regolamentare e tecnico che via via è diventato più chiaro fino a rendere questa iniziativa possibile. NextEnergy Foundation, la fondazione del Gruppo NextEnergy, è dal 2016 impegnata nel supportare progetti in vari paesi nel mondo, per consentire di portare energia pulita in contesti dove questo obiettivo è più difficile da raggiungere e alleviare di conseguenza situazioni di povertà in molti casi cronica. E quello inaugurato oggi rappresenta senz’altro un fiore all’occhiello e speriamo solo la prima di una serie di ulteriori iniziative che ci auguriamo di poter supportare sul territorio italiano negli anni a venire”.

Fondazione Banco dell’energia è un ente senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere, attraverso il meccanismo della solidarietà indiretta, persone e famiglie in situazione di vulnerabilità economica e sociale, ponendo particolare attenzione al tema della povertà energetica. Dal 2016 Banco dell’energia ha raccolto e donato oltre 10 milioni di euro e aiutato più di 13mila famiglie, operando attraverso interventi in sostegno di persone in difficoltà e iniziative formative e di sensibilizzazione per aumentare la cultura e la consapevolezza sui consumi e l’efficientamento energetico. Tra queste, il Manifesto “Insieme per contrastare le povertà energetica”, a cui hanno aderito oltre 70 stakeholder tra aziende, organizzazioni del terzo settore, associazioni e istituti di ricerca, network che garantisce la realizzazione di numerosi progetti di solidarietà su tutto il territorio nazionale. Fanno parte del Board della Fondazione Banco dell’energia, oltre ai Soci Fondatori A2A e le sue Fondazioni Aem, Asm e Lgh, anche Edison, Eni Plenitude ed Iren.

Giampiero Castellotti