Aziende: esonero contributivo per chi assume lavoratrici svantaggiate

Vanessa Pompili
12/10/2023
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Donne Lavoro

C’è ancora qualche mese di tempo per le aziende che assumono donne lavoratrici svantaggiate per poter usufruire dell’esonero contributivo del 100 per cento, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui.

Già la legge di bilancio 2021 ha riconosciuto a tutti i datori di lavoro privati l’esonero contributivo (limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui) per le assunzioni di donne lavoratrici svantaggiate effettuate nel biennio 2021-2022, riconfermato poi dalla legge di bilancio 2023 per le nuove assunzioni a tempo determinato o indeterminato e per le trasformazioni a tempo indeterminato di donne “lavoratrici svantaggiate” effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Valido anche per le proroghe del rapporto a tempo determinato. Il limite massimo di importo è stato innalzato a 8.000 euro annui.

Secondo le indicazioni Inps sono “lavoratrici svantaggiate”:

  • donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
  • donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
Vanessa Pompili