Alto Adige, bilancio positivo dalla vendemmia

Giampiero Castellotti
17/10/2023
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Lunedì 16 ottobre, nella splendida cornice del Teatro Quirino di Roma, si è svolta la presentazione della Guida Ristoranti d’Italia 2024 del Gambero Rosso durante la quale il Consorzio Vini Alto Adige ha conferito per il secondo anno di seguito, in qualità di sponsor, il premio “Ristorante con la migliore proposta vegetariana”.

Tre le realtà che si sono viste assegnare dal Presidente del Consorzio Andreas Kofler questo prestigioso riconoscimento: Fàula di Casa di Langa di Cerretto Langhe in provincia di Cuneo, Ristorante Silene a Seggiano in provincia di Grosseto e il Sensi Restaurant di Amalfi, tutte realtà della ristorazione il cui nome è intimamente legato ad una proposta vegetariana di altissimo livello.

“Dopo la positiva esperienza dello scorso anno – spiega il presidente del Consorzio Vini Alto Adige Andreas Kofler – come Consorzio siamo felici e onorati di supportare e consegnare in prima persona questo importante premio. Ci troviamo di fronte a realtà d’eccellenza della ristorazione italiana che si distinguono per dedizione, originalità, creatività e attenzione per le materie prime che la natura ci offre. È motivo di assoluto orgoglio, come Consorzio Vini Alto Adige, supportare e valorizzare questo tipo di ristorazione in cui crediamo fermamente. È questa, inoltre, per noi un importante occasione per essere fieri ambasciatori del territorio che rappresento, l’Alto Adige, un territorio piccolo come dimensioni che offre però un mosaico quanto mai complesso e variegato di territori, vitigni, microclimi capace di offrire dei prodotti eccellenti conosciuti nel mondo per la loro qualità. Un’area vitivinicola unica al mondo dove operano viticoltori appassionati grazie ai quali siamo diventati la prima regione italiana per i vini bianchi – basti pensare al nostro Sauvignon, Pinot Bianco, Gewürztraminer, Chardonnay o ancora al Pinot grigio – e un punto di riferimento per i vini rossi, tra cui gli autoctoni Schiava e Lagrein ma anche il nostro Pinot Nero”.

Giampiero Castellotti