A Rimini è International Blueberry Days

Vanessa Pompili
11/04/2023
Tempo di lettura: 3 minuti
Mirtilli1

Un prodotto di nicchia che negli ultimi anni ha conquistato i consumatori di mezzo mondo. È il mirtillo, al centro degli International Blueberry Days dal 3 al 5 maggio all’Expo Centre di Rimini per Macfrut 2023, l’evento di riferimento per i professionisti del settore ortofrutticolo in Italia e all’estero.

Prevista dagli esperti per i prossimi dieci anni, una crescita del consumo globale che toccherà la quota di 2 milioni di tonnellate, con un acquisto nella sola area europea di 860 grammi a testa entro il 2026.

Per la tre giorni di maggio, Rimini si trasformerà nella capitale mondiale del mirtillo con eventi dedicati al piccolo arbusto da frutto appartenente alla famiglia delle Ericaceae e al genere dei Vaccinium.

Prima dell’apertura ufficiale dell’International Blueberry Days, ci sarà l’inaugurazione nella giornata del 2 maggio con una sessione di studi all’Università Politecnica delle Marche riservata ai giovani ricercatori di tutto il mondo sulle principali tematiche del mirtillo (Blueberry School).

Si parte il 3 maggio con un simposio che vede la partecipazione dei più grandi studiosi e ricercatori del blueberry provenienti da cinque Continenti: Gran Bretagna, Australia, Turchia, Portogallo, Cina, Stati Uniti, Cile, Polonia e Italia.

Il giorno successivo, giovedì 4, i riflettori sono puntati sui trend di mercato e sull’andamento della produzione, insieme ai top player mondiali con esperienze da Perù, Cile, Usa, Sud Africa, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Spagna, Portogallo.

L’ultimo giorno, venerdì 5 maggio, si scende direttamente in campo con uno studio sulla percezione della qualità del frutto da parte del consumatore e visite nell’area dinamica allestita a Macfrut (Blueberry On Field), condotte da tecnici ed esperti, comprendendo anche un’attività di formazione sulla potatura del mirtillo.

Indicati da molti come superfood, i mirtilli rappresentano davvero una fonte di composti preziosi tra cui vitamine (A, D ed E), acido folico, minerali (ad esempio fosforo, potassio e magnesio) e acidi organici (idrossicinnamico e acidi idrossibenzoici). Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e supervisore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi, in un articolo ha ben illustrato le proprietà benefiche di questo frutto, distinguendo fra prove cliniche e prove epidemiologiche. I mirtilli sono un’importante fonte di polifenoli; in essi si ritrovano cinque tipi di antocianidine differenti che hanno forti proprietà antiossidanti e sono spesso indicate come responsabili dell’attività biologica dei mirtilli e dei loro potenziali benefici per la salute umana.

Esistono abbondanti prove epidemiologiche per gli effetti cardioprotettivi di mirtilli e antocianine e qualche evidenza non confermata per i loro benefici nella visione umana. Anche per quanto riguarda le funzioni cerebrali e la memoria vi sono diverse prove cliniche, ma poche prove epidemiologiche. È noto che gli effetti antinfiammatori, antiossidanti e vasoprotettivi dei componenti del mirtillo contribuiscano insieme a regolare il metabolismo del glucosio nei tessuti insulino-sensibili.

Vanessa Pompili