Valpolicella: cresce il biologico e le imprese under 40

Vanessa Pompili
31/01/2023
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Vino 1

In dieci anni, exploit di conduttori millennials (+100 per cento) e del vigneto green (dal 3 per cento al 33 per cento) per la denominazione rossa più importante del Veneto, il vino Valpolicella.

Sono i dati elaborati dal Consorzio tutela vini Valpolicella basati dai numeri forniti dall’Agenzia regionale Avepa che saranno rilasciati in occasione di Amarone Opera Prima che si terrà a Verona il 4 e 5 febbraio.

Negli ultimi dieci anni sono sempre più gli under 40 al timone delle imprese vinicole nei 19 Comuni del Consorzio tutela vini Valpolicella, tanto che si registra una crescita di quasi il 100 per cento di imprese under 40. Una linea giovane che riflette una vitalità non banale per un’area che esprime ogni anno circa 500 milioni di euro di valore delle vendite franco cantina, di cui quasi la metà relative al business globale dell’Amarone. 

Forte è anche l’incidenza di imprese biologiche o certificate Sqnpi (il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata), balzata dal 3 per cento al 33 per cento, con gli odierni 2873 ettari vitati green (su un totale di 8586) contro i 212 del 2012. 

“Lo scorso anno – rileva il Consorzio – l’imbottigliato complessivo ha superato l’equivalente di 67,2 milioni pezzi (da 0,75/l). Di questi, 17,2 milioni solo di Amarone, quasi il 7 per cento in più rispetto alla media degli ultimi 5 anni”.

Sono 64 le aziende pronte a celebrare il millesimo 2018 del re della Valpolicella, il protagonista di Amarone Opera Prima in programma a Verona, al Palazzo della Gran Guardia, il 4 e il 5 febbraio. Organizzato dal Consorzio vini Valpolicella, l’evento di punta della denominazione torna così alla tradizionale collocazione invernale.

In apertura della due giorni di Amarone Opera Prima a Verona, città che detiene il primato del vigneto urbano più esteso dello Stivale, la conferenza stampa inaugurale (sabato 4 febbraio, Auditorium Gran Guardia ore 11) con la presentazione dei dati di mercato della denominazione, il valore del ricambio generazionale e prospettive dell’enoturismo in Valpolicella a cura del presidente del Consorzio, Christian Marchesini, e dell’annata viticola 2018 introdotta da Giambattista Tornielli, professore associato di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree dell’Università scaligera.

A seguire riflettori puntati sull’ultimo step della candidatura della tecnica secolare dalla messa a riposo delle uve della Valpolicella a patrimonio immateriale dell’Unesco, con i contributi di Pier Luigi Petrillo, professore e direttore della cattedra Unesco sui Patrimoni culturali immateriali dell’Università Unitelma Sapienza di Roma e di Elisabetta Moro, professoressa ordinaria di Antropologia culturale dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Al talk show intervengono Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, Gianmarco Mazzi, sottosegretario al ministero della Cultura, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto e Damiano Tommasi, sindaco di Verona.

Dopo le call to action sul territorio realizzate l’anno scorso dal Comitato promotore (di cui il Consorzio è coordinatore) l’iter della candidatura entra ora nella fase finale con la presentazione ufficiale del dossier che successivamente sarà trasmesso ai ministeri della Cultura e dell’Agricoltura e alla Commissione nazionale per l’Unesco (organismo interministeriale che fa capo al ministero degli Affari esteri), che entro il 30 marzo dovrà scegliere la candidatura italiana da inviare a Parigi per la complessa valutazione da parte dell’Unesco.

Al via, dalle 12.30 della prima giornata, le degustazioni presso gli stand delle aziende riservate alla stampa nazionale e internazionale, mentre dalle 16.30 alle 19.00 Amarone Opera Prima aprirà anche agli operatori e ai winelover che potranno replicare gli assaggi il giorno successivo, domenica 5 febbraio, dalle 10.00 alle 19.30.

Vanessa Pompili