Ue, Fit for 55: dal 2035 stop alle auto inquinanti

Vanessa Pompili
10/06/2022
Tempo di lettura: 2 minuti

Niente più auto a benzina e diesel dal 2035. Lo ha stabilito il Parlamento europeo, secondo quanto previsto dal pacchetto Fit for 55, l’insieme di proposte volte a rivedere e aggiornare le normative dell’UE e ad attuare nuove iniziative al fine di garantire che le politiche dell’UE siano in linea con gli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento europeo.

Uno degli assi portanti del Fit for 55 è la riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 per cento entro il 2030, con il fine di arrivare a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, come dai piani del Green Deal europeo. Anche se la Plenaria di Strasturgo ha dato l’ok allo stop alla vendita di auto inquinanti a partire dal 2035, l’iter di approvazione definitiva è ancora lungo, perché il testo dovrà essere ridiscusso dal Consiglio e dalla Commissione Ue.

Bocciato dai Socialisti & Democratici un emendamento presentato dal Ppe sulla riforma dell’Ets, il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE. “La rottura c’è stata sulla data finale di eliminazione delle quote gratuite – ha spiegato il presidente della commissione Ambiente Pascal Canfin. “Il compromesso di Renew con gli S&D prevedeva il periodo 2026-32 e avevamo previsto che passasse ma è stato bocciato da 11 europarlamentari”.

Passato invece l’altro emendamento, il cosiddetto “salva Motor Valley” che fa slittare dal 2030 al 2036 la deroga alle regole Ue sulle emissioni di CO2 per i piccoli produttori di auto e furgoni, presentato con l’intento di preservare la produzione dei marchi storici dell’Emilia-Romagna.

La votazione europea sul pacchetto clima ha fatto emergere la spaccatura nella “maggioranza Ursula”, che raccoglie elementi conservatori e progressisti quali Socialisti, Popolari e Liberali. La frattura nell’asse europeista si è riversata anche sulla coalizione europeista italiana con un dibattito che ha interessato vari esponenti del centrodestra e del centrosinistra.

Vanessa Pompili