Turismo: Italia, mon amour

Vanessa Pompili
16/12/2022
Tempo di lettura: 4 minuti
Lusso

Dopo lo stop dovuto alla pandemia, nel 2022 il turismo nel Bel Paese torna a volare, con stime molto positive che suggeriscono un probabile ritorno a livelli vicini al periodo pre-pandemico. In questo contesto spicca il settore d’alta gamma, che sta trainando con forza il comparto turistico italiano. La nostra penisola risulta essere tra le mete più popolari al mondo nel 2022 per i francesi che, solo nei primi sei mesi del 2022, hanno spesso in Italia oltre 1,6 miliardi, il 180 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2021.

Sono i dati provvisori presentati dall’Ufficio Studi Enit che delinea un settore che si è dimostrato resiliente e capace di soddisfare la clientela del turismo di fascia alta. Il luxory traveller, secondo un’indagine Virtuoso (2022), si aspetta, oltre alla sicurezza tanto ricercata negli ultimi anni, ancora più consulenza, viaggi-evento, esperienze personalizzate iperesclusive e soprattutto responsabili.

E l’Italia, meta privilegiata del turismo di lusso, torna grazie all’Enit all’edizione 2022 della fiera The Luxury Travel Market International (ILTM) di Cannes, con uno stand di oltre 660 mq, 19 regioni e Roma Capitale e con oltre 126 aziende internazionali per promuovere le magnificenze del Paese. ILTM è l’evento principale per il settore business-to-business per i viaggi di lusso, una rete esclusiva di industrie d’elite, per lo sviluppo delle imprese, l’innovazione e il networking.

Il Bel Paese quindi tra le destinazioni preferite dai viaggiatori “top di gamma” che cercano arte, cultura ed enogastronomia (Bain & Consulting). Per i turisti francesi ad ottobre e novembre 2022, l’Italia risulta il secondo paese di destinazione in base alle ricerche di alloggio su Google per i viaggi all’estero, preceduta dalla Spagna e seguita dagli Stati Uniti. Tra i luoghi da scoprire in testa Lombardia, Piemonte, Lazio, Liguria e Toscana.

Con un forte impatto su molti settori del Made in Italy, il turismo di fascia alta è un elemento essenziale per la ripresa dell’economia italiana. Nonostante le tensioni geopolitiche ed economiche, il trend rimane molto positivo per il 2023, in quanto l’assenza dei mercati russo e asiatico è in parte controbilanciata dal ritorno dei clienti europei e americani.
“Per dicembre 2022, le prenotazioni aeree dei francesi verso l’Italia risultano attualmente in linea con quelle del medesimo mese 2021, con un’incidenza sul totale internazionale del 6 per cento” fanno sapere dall’ufficio Studi Enit (su dati Forwardkeys).
Nel 2021, tra gli esercizi ricettivi scelti per pernottare durante il soggiorno in Italia, prevalgono gli alberghi: 4,5 milioni di presenze francesi, il 65,5 per cento delle notti complessive, contro circa 2,4 milioni nelle strutture extra-alberghiere, il restante 34,5 per cento. (Ufficio Studi Enit su dati Istat).

“Tradizionalmente considerata la destinazione ideale dai segmenti affluent, family, honeymoon, anniversary e celebration – ha spiegato sostiene l’amministratore delegato Enit Ivana Jelinicl’Italia attrae sempre più anche i millennial e la generazione Z, clienti più giovani alla ricerca di esperienze responsabili e nuove. Per soddisfare le esigenze del settore, tenendo conto dell’emergenza ambientale e per adattarsi alle aspirazioni di questa clientela più giovane, l’industria del lusso italiana è attivamente impegnata nel percorso di responsabilità. L’offerta turistica italiana di lusso, sempre più qualitativa e sostenibile, contribuisce anche alla valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale”.
“Questo ottimismo è condiviso dai grandi gruppi alberghieri – ha commentato Maria Elena Rossi, direttrice Marketing e Promozione dell’Enit, citando i dati dell’indagine sull’andamento del settore turistico ricettivo – che stanno prestando un’attenzione sostenuta al settore, come dimostra l’apertura nel 2022 in Italia di 60 hotel di lusso rivolti ad un pubblico di alto livello. C’è il desiderio di soggiornare in hotel di lusso. Il contatto diretto con la struttura (47,8 per cento) è il canale di prenotazione più utilizzato dalla clientela che sceglie di soggiornare negli alberghi di lusso. Seguono le OTA (29,1 per cento) e il sito web o contatti social dell’albergo. Gli ospiti che frequentano questa tipologia di alberghi sono perlopiù coppie e famiglie. Il raggio di spostamento dei visitatori italiani è prevalentemente interregionale, mentre la clientela estera proviene soprattutto dall’Europa. In generale, Germania (72,7 per cento) e Francia (53,5 per cento) i paesi più assidui, seguiti dagli Usa (25,0 per cento)”.

Vanessa Pompili