Transizione energetica: in panne, in stallo o in accelerazione?

Redazione
22/11/2024
Tempo di lettura: 4 minuti
Eolico

La transizione energetica non segue un percorso lineare. In molti casi i piani strategici vengono ricalibrati per riflettere la realtà sul campo. Si pensi, ad esempio, alle case automobilistiche. È quindi improbabile che la transizione energetica sia uniforme, agevole o rapida come alcuni commentatori avevano previsto in precedenza. Continua, tuttavia, a ottenere in tutto il mondo un ingente sostegno diretto e indiretto sottoforma di incentivi.

Oltre al 2022 Inflation Reduction Act statunitense, i programmi ufficiali più importanti includono REpower EU nell’Unione Europea, GX in Giappone e il piano quinquennale per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Cina. In tutto il mondo molti governi (e anche aziende) sono fortemente impegnati a sostenere la transizione energetica.

La proliferazione di VE è uno dei segnali più visibili della transizione energetica globale. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), le vendite globali di VE sono cresciute di circa il 25% nel primo trimestre del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sulla base delle politiche attuali, l’AIE prevede che quasi la metà delle auto vendute nel 2035 potrebbe essere elettrica e, se vari Paesi rispetteranno gli impegni annunciati in materia di energia e clima, il dato potrebbe salire a due terzi. Il divario strutturale dei costi iniziali tra i VE e a combustione interna è difficile da superare fino a quando non si risolveranno i problemi di produzione e non diventeranno operative alcune nuove piattaforme.

Secondo Murphy negli Stati Uniti la parità ICE-VE è certa, rimane da capire quando avverrà. Dal punto di vista della domanda, i miglioramenti nei tempi di ricarica, nelle infrastrutture di ricarica, nell’autonomia di guida e nella scelta dei modelli contribuiranno ad attirare un maggior numero di consumatori, man mano che i prezzi dei VE diventeranno più accessibili. Quando tutti questi diversi pezzi del “puzzle” VE si uniranno, le vendite di veicoli ibridi potrebbero continuare a crescere più a lungo di quanto alcuni osservatori del settore pensassero inizialmente.

In molti Paesi del mondo esistono incentivi per promuovere l’installazione di pompe di calore. Negli Stati Uniti, ad esempio, Il 2022 IRA dell’amministrazione Biden prevede crediti d’imposta e sconti fino a 2.000 e 8.000 dollari rispettivamente. Temperature globali più elevate. Le giornate con temperature elevate stanno diventando sempre più frequenti. Aumenta quindi la domanda di aria condizionata, favorita dall’urbanizzazione e dall’aumento della ricchezza in alcuni Paesi. Ascesa dell’IA. Questa tecnologia sta amplificando la domanda di sistemi di raffreddamento convenzionali e innovativi da parte dei data center, che sono proliferati con la diffusione delle tecnologie connesse a Internet e il cloud storage. I data center più grandi ospitano decine o centinaia di migliaia di server, che generano un notevole calore. I sistemi di raffreddamento sono quindi di importanza critica perché il surriscaldamento può causare guasti ai server o perdita di dati.

Quasi la metà degli investimenti globali nel solare nel 2023 è avvenuta in Cina, ma il calo dei prezzi dei pannelli ha contribuito ad alimentare la crescita del solare negli Stati Uniti e altrove. Le energie rinnovabili daranno probabilmente un contributo significativo alla crescita e rappresenteranno un’area di investimento importante in futuro.

Le difficoltà poste dall’inflazione e dai costi di finanziamento più elevati potrebbero attenuarsi. In un periodo in cui gli obiettivi e le tempistiche della transizione energetica vengono ricalibrati, gli investitori che sanno guardare al lungo periodo troveranno un ampio ventaglio di opportunità. Il supporto derivante dai massicci stimoli fiscali sta già contribuendo a stimolare i cambiamenti. Tassi di interesse stabili o più bassi potrebbero dare ulteriore impulso all’attività nei prossimi anni.

Chi investe nella transizione energetica dovrebbe quindi considerare con attenzione il contesto generale e optare per la selettività. La politica nazionale e internazionale può modificare le politiche, le normative e i flussi commerciali, che a loro volta possono determinare quali società prospereranno e quali arrancheranno.

Detto questo, è importante riconoscere che sono già in corso grandi cambiamenti e che la direzione di marcia sembra essere quella giusta. Le turbine girano, le batterie si ricaricano e i tempi cambiano.

(A cura di Jessica Ground, responsabile globale ESG di Capital Group – http://www.verinieassociati.com)

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