Questa mattina, a meno di una settimana di distanza, l’Italia si è risvegliata durante un nuovo sciopero, indetto a inizio settimana, che ha interessato settori pubblici e privati.
La motivazione, secondo quanto reso noto da Cgil e Uil, sarebbe la manovra economica elaborata dal governo e non a caso la settimana scorsa i leader, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, hanno preso parte a un incontro a Palazzo Chigi, guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per discuterne. Secondo l’immaginario della presidenza Meloni, per ridurre il debito pubblico, sarebbero necessari tagli alla spesa sociale, mentre i sindacati propongono di agire sulle entrate con una riforma fiscale strutturale. La scelta dello sciopero ha però accentuato le divisioni nel fronte sindacale, con la Cisl che ha scelto di non aderire allo sciopero. Secondo quanto riporta Il Messaggero, per il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, l’incontro è stato positivo poiché le richieste, dal taglio fiscale al rifinanziamento dei contratti pubblici, sono state accolte, sebbene restino criticità da risolvere, come i tagli alla scuola e il turnover nella pubblica amministrazione.
L’agitazione ha interessato anche il personale sanitario e dunque medici della medicina generale, specialisti ambulatoriali, veterinari, psicologi, biologi, chimici, fisici, farmacisti e dirigenti delle professioni sanitarie che si accodano nel manifestare contro quella che Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil medici, veterinari e dirigenti Ssn e Roberto Bonfili, coordinatore nazionale Uil medici e veterinari, definiscono: “la peggiore legge di bilancio degli ultimi 30 anni, che taglia risorse a personale e servizi per lasciare il campo libero al profitto ed al privato”.
Con il personale medico anche i trasporti, quasi tutti i settori, incluso quello aereo e quello del trasporto pubblico locale, che inizialmente avrebbero aderito per un totale di 24 ore insieme al personale delle autostrade.
La stessa situazione riguarda, infatti, gli aerei, i settori pubblici e privati e lo staff handler degli scali di Milano Linate e Venezia. Per l’occasione la compagnia Ita Airways ha annunciato di aver cancellato 41 voli nazionali, di cui 39 previsti nel giorno dello sciopero, per tale motivo ha invitato tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata in questione a verificare online lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto.
Le ragioni per l’adesione dei lavoratori aeroportuali, come evidenzia Cub Trasporti, risiede nel fatto che mentre il traffico passeggeri in Italia continua ad aumentare, così come i profitti per aziende e investitori, i lavoratori del comparto si trovano in condizioni di precarietà, subendo licenziamenti e bassi salari.
Al fine di limitare i danni alla mobilità, già compromessa molto recentemente dopo lo sciopero del 22 e 23 novembre scorso, il Garante ha chiesto al ministro Matteo Salvini di «ridurre a quattro ore» la durata relativamente ai settori del trasporto passeggeri. Il ministro dei Trasporti si è detto dunque determinato affinché i disagi per i cittadini fossero contenuti. A questo proposito è servito l’intervento del Tar, che ha respinto il ricorso d’urgenza presentato da alcuni sindacati contro la richiesta del ministro, che ha espresso grande soddisfazione nel “difendere il diritto alla mobilità degli italiani”.
La richiesta era stata proposta al Tar del Lazio dalla Cgil e Uil per contestare l’ordinanza con la quale Matteo Salvini aveva ordinato la riduzione a quattro ore dello sciopero di 24 ore proclamato nei servizi del trasporto aereo, del trasporto pubblico locale e del trasporto marittimo.
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