Sviluppo sostenibile, aumentano le distanze tra le regioni

Nataliya Bolboka
06/12/2022
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Aumentano le distanze tra le regioni, ancora lontane dal raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. È quanto emerge dal terzo Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile” realizzato dall’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, presentato il 6 dicembre al Parlamentino di Villa Lubin (sede del Cnel).

Oltre ai Presidenti dell’ASviS, Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, durante la presentazione sono intervenuti esperti e rappresentanti delle istituzioni, tra cui il Presidente del Cnel Tiziano Treu, il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci, Enzo Bianco, il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, il Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga.

Grazie a indici statistici elementari e obiettivi quantitativi, il rapporto analizza il posizionamento di regioni, province, città metropolitane, aree urbane e comuni rispetto ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals) dell’Agenda Onu 2030.

Come già evidenziato nel Rapporto annuale, illustrato il 4 ottobre 2022 nell’evento di apertura del Festival dello Sviluppo Sostenibile, l’Italia è in ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile mentre il tempo a disposizione sta finendo. In questo contesto, ricorda Marcella Mallen, è fondamentale il ruolo dei territori, che devono essere motori del cambiamento.

Per ogni obiettivo dell’Agenda, lo studio analizza il comportamento dei cinque territori con la performance migliore e i cinque con la performance peggiore. La rappresentazione che ne emerge è quella di un Paese a diverse velocità, in cui le differenze territoriali aumentano anziché diminuire, soprattutto rispetto agli aspetti sociali.

Marcella Mallen ricorda che gli elementi critici per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 sono essenzialmente due: la coerenza tra politiche territoriali, attraverso l’attuazione di una strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, e la possibilità per cittadini di verificare la realizzazione di tali progetti.  L’ASviS si mette quindi a disposizione per assistere gli stakeholder nei processi decisionali orientati ad una maggiore sostenibilità.

Lo stesso Rapporto  “è uno strumento a disposizione delle istituzioni centrali e locali e sollecita il Parlamento ad aggiornare la normativa e a realizzare politiche coordinate per il governo dei territori, in considerazione delle relative diversità e fragilità.” Inoltre, “la disponibilità di risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e di altri fondi europei e nazionali, è un’occasione imperdibile per aiutare i territori nella transizione verso un modello di sviluppo sostenibile, ridurre le disuguaglianze e prevenire tragedie come quelle causate dalle recenti alluvioni”, affermano i Presidenti dell’ASviS Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini. “Servono azioni immediate e concrete per utilizzare al meglio le risorse a disposizione, attuando programmi di lungo periodo sulla base di obiettivi condivisi e misurabili”.

A tal proposito, all’interno del Rapporto, l’ASviS ha elaborato, insieme alle associazioni degli urbanisti, il “Decalogo per un’Agenda territoriale per lo sviluppo sostenibile”. Nel decalogo viene proposta l’attivazione di una sede di confronto interistituzionale con tutti gli stakeholder istituita dalle Commissioni Ambiente e Territorio di Camera e Senato con sei mesi di tempo per individuare il «nucleo essenziale» delle questioni che necessitano di un aggiornamento normativo indicando anche lo strumento, legislativo o amministrativo.

Infine, tra le proposte prioritarie, oltre all’approvazione di una Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, vi sono l’estensione a tutti i Ministeri dell’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e l’attuazione delle raccomandazioni sul dissesto idrogeologico della deliberazione della Corte dei Conti del 18 ottobre 2021 in materia di finanziamenti, di accelerazione dei tempi degli interventi e di governance.

Nataliya Bolboka