Start up innovative: l’Italia quarta in Europa con 14mila imprese

Vanessa Pompili
03/02/2025
Tempo di lettura: 3 minuti
Track 5661555 1280

Sono quasi 14mila le start up innovative presenti in Italia. Si caratterizzano per essere imprese giovani, ad alto contenuto tecnologico, beneficiarie di misure specifiche introdotte dall’ordinamento giuridico italiano, volte a supportarle durante l’intero ciclo di vita, al fine di stimolare la ricerca e l’innovazione e incoraggiare l’occupazione.

E sono state proprio queste quasi 14mila start up innovative al centro dell’evento “Start up e Finanza: istruzioni per l’uso“, nato dalla collaborazione tra Il Sole 24 Ore e Unioncamere. Durante l’appuntamento si è discusso su quali sono gli strumenti finanziari di cui possono beneficiare questo tipo di imprese, messi a disposizione dalle Camere di commercio, da Cassa depositi e prestiti Venture Capital e Invitalia.

Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete ha ricordato come il sistema camerale sia a fianco delle startup innovative, sottolineando che grazie anche ai Punti impresa digitale delle Camere di commercio, oltre 700mila imprese si sono avvicinate al digitale.

Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, ha delineato l’identikit delle startup innovative italiane e il loro accesso al mondo finanziario, evidenziando che il 35% si concentra nel Nord Ovest, ma interessanti segnali di crescita si registrano anche al Sud. Ha poi precisato che nella classifica mondiale Global Startup Ecosystem Index 2024 l’Italia si trova al 28esimo posto, ma è quarta in Europa, con poco più di 12mila startup innovative (circa il 9% delle startup europee).  

L’amministratore delegato e direttore generale Cdp Venture Capital, Agostino Scornajenchi, nel suo intervento ha affermato che il mondo imprenditoriale ha bisogno delle startup e che per sostenerle bisogna puntare sul supporto alle economie locali e ai territori, ma sono necessari anche strumenti di politica fiscale ed economica che aiutino gli investitori ad avvicinarsi. 

Ha preso poi la parola Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia, ricordando le misure attivate per sostenere le imprese, come Resto al Sud e Smart and Start: quest’ultima, dedicata a supportare la nascita di startup innovative, ha consentito di far nascere quasi 1.700 nuove imprese ad alto contenuto tecnologico e ha avuto un impatto occupazionale di 11mila posti di lavoro.

Michele Vietti, presidente dell’Associazione nazionale finanziarie regionali, nel suo contributo si è soffermato su come le finanziarie regionali possano fornire alle imprese un supporto almeno integrativo al sistema creditizio tradizionale perché non avendo scopo di lucro, possono dare priorità agli interessi dei territori.

Il direttore generale di Innexta, Danilo Maiocchi, ha ricordato l’impegno del sistema camerale per sostenere la nascita di startup con la ricerca di fondi di finanziamento, per lo sviluppo strategico, la realizzazione di un’ottimale sostenibilità finanziaria e nei processi di innovazione.

Giulio Centemero della VI Commissione (Finanze) della Camera dei deputati si è soffermato sulla nuova normativa relativa alle startup, legge 162 del 2024, sottolineandone l’approccio bipartisan.

Infine lo ScaleUpAct e le azioni a sostegno dell’economia e dell’innovazione sono state al centro dell’intervento di Alberto Castronovo, responsabile internazionalizzazione del ministero delle Imprese e del made in Italy.

Vanessa Pompili