Spazi flessibili di lavoro: la crescita delle richieste è costante

Giampiero Castellotti
26/07/2022
Tempo di lettura: 3 minuti

La domanda globale di lavoro ibrido ha generato un aumento significativo di richieste di abbonamento (membership) che consentono la possibilità di lavorare in spazi di lavoro flessibili distribuiti in tutto il mondo, ad esempio i coworking. A sostenerlo sono i nuovi dati di IWG, provider di spazi di lavoro flessibili, presente in Italia con i brand Copernico, Regus, Spaces, Signature e HQ.

Le vendite di abbonamenti on-demand per gli spazi di lavoro di IWG sono aumentate, a livello globale, del 93% rispetto all’anno precedente. A guidare la classifica dei mercati in rapida crescita il Regno Unito che registra un +300%, segue la Spagna +123% e il Brasile, +97%; medaglia di legno per il Sud Africa che registra un +92%. Il modello on-demand offre ai lavoratori l’accesso a più di 3.500 spazi flessibili in tutto il mondo, consentendo loro di sfruttare la maggiore flessibilità offerta dal lavoro ibrido.

Negli ultimi anni il lavoro ibrido si è imposto come nuova modalità che permette ai lavoratori di ridurre gli spostamenti, di godere di un nuovo work-life balance aiutando a massimizzare la produttività e creando al contempo un modo di lavorare più sostenibile sia per le persone, sia per il pianeta. L’ufficio è diventato solo uno dei luoghi di lavoro, da quando il lavoro ibrido si è affermato anche in Italia, ci siamo abituati a lavorare alternativamente da casa, da un ufficio di prossimità o da uno spazio di coworking e a passare talvolta dall’headquarter aziendale.

Le ricerche dimostrano che l’adozione del lavoro ibrido e l’utilizzo di uffici flessibili possono avere un impatto importante anche sui profitti delle aziende. Un modo per risparmiare sui costi fissi, tra cui, ad esempio, l’affitto o il riscaldamento, per una cifra che mediamente può aggirarsi intorno ai 10.000 euro a dipendente.

Un’indagine condotta da IWG ha evidenziato come il numero di aziende del FTSE 250 interessate ad applicare un modello di ufficio ibrido sia, infatti, tre volte superiore al numero di imprese che intendo continuare a lavorare come prima della pandemia. Un approccio che trova conferma anche in alcuni dei grandi accordi firmati da IWG negli ultimi 18 mesi, tra cui quello con Nippon Telegraph and Telephone Corporation, che ha permesso ai suoi 300.000 dipendenti di lavorare da uno qualsiasi dei 3.500 spazi di lavoro di IWG in tutto il mondo e un accordo simile, con Standard Chartered per i suoi 95.000 dipendenti.

I dati di IWG mostrano che le aziende di tutto il mondo stanno passando a una settimana lavorativa di due o tre giorni. In Italia, le presenze giornaliere nei giorni centrali della settimana (martedì, mercoledì e giovedì) sono raddoppiate rispetto alle presenze registrate nelle giornate di lunedì e venerdì.

Sta emergendo con sempre più evidenza come l’ufficio sia un luogo importante per favorire la collaborazione personale. La richiesta di affitto per sale riunioni negli spazi di lavoro IWG è aumentata del 166% rispetto all’anno precedente a livello globale, a dimostrazione di come le persone cerchino di sfruttare al massimo la possibilità di stare insieme in ufficio. Le aziende del Regno Unito, dell’Italia, della Spagna e del Brasile sono in testa alla tendenza, con un aumento delle vendite di oltre il 200% su base annua in ciascun mercato, seguite dal Canada con il 198%.

Mark Dixon, CEO di IWG, spiega: “La crescita significativa delle aziende che adottano il nostro modello on-demand dimostra che il top management è ben consapevole dei vantaggi del lavoro ibrido. Questo approccio fondamentalmente incentrato sulle persone consente alle aziende di attrarre e trattenere i migliori talenti, aspetto assolutamente fondamentale in un mercato competitivo come quello di oggi”.

Giampiero Castellotti